Solidarietà

martedì 17 Ottobre, 2023

Pasti caldi e pacchi viveri aiutano centinaia di poveri, la Curia chiede aiuto: come poter contribuire

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Alimenti a lunga conservazione e scatolame sono tra i prodotti più richiesti
Mensa poveri (Foto di repertorio)

Centinaia di pasti ogni sera, tantissimi pacchi mensili preparati con cura alla Mensa della Provvidenza del Convento dei Cappuccini, a Trento garantiscono un sostegno ai più poveri, a coloro che non riescono a procurarsi del cibo. La Diocesi, però, ha bisogno di aiuto e lancia così un appello, a un mese dall’assunzione del coordinamento della Mensa, alla città. Servono alimenti necessari alla preparazione dei pasti caldi e dei pacchi vivere. Per garantire la piena operatività della Mensa, servono al momento scatole di pomodoro, legumi, tonno, olio (semi e oliva) farina bianca, zucchero, latte, pasta caffè, biscotti. In generale alimenti a lunga conservazione.
Quelli della Mensa e dei pacchi viveri sono servizi che si reggono su una rete di ben trecento volontari che si alternano nella raccolta delle forniture alimentari (di varia provenienza, in particolare supermercati, associazioni e privati), nella preparazione e nella distribuzione. A coordinare il loro lavoro c’è ora in particolare la Caritas diocesana.
Il delegato dell’Area Testimonianza don Mauro Leonardelli ha scritto ai parroci della città, invitandoli a sensibilizzare le comunità in tal senso. «Mi rivolgo a voi – sottolinea don Mauro – per chiedervi un aiuto concreto; tale risposta ci permetterà di continuare la vicinanza concreta alle persone che si rivolgono a noi per un aiuto». Nella sua lettera, don Leonardelli ringrazia «tutti i volontari che continuano a svolgere il loro servizio in modo eccellente e amorevole verso persone che attraversano difficoltà» e invita ora ad estendere tale sensibilità, dando risposta all’appello «affinché – aggiunge – tale aiuto possa continuare nel migliore dei modi. Anche un piccolo gesto è importante, senza dover pensare alle grandi quantità di alimenti, ma quello che ogni famiglia si sente di donare va bene, fosse anche un chilo di pasta».
Nell’appello anche un richiamo anche alla Lettera alla Comunità dell’arcivescovo Lauro «Lievito e sale» laddove monsignor Tisi, a proposito del Convento lasciato dai Cappuccini in gestione alla Diocesi da fine agosto, così auspicava: «Dalla collina della città vorrei si riverberasse una luce di positività e speranza. La vicinanza alla fragilità sia la principale urgenza pastorale della nostra Chiesa».
Chiunque desiderasse rispondere all’appello, può portare alimenti tra quelli indicati presso il Convento in via alle Laste, 3 dalle ore 15 alle 18. Per necessità particolari ci si può rivolgere alla sede dell’Area Testimonianza in via Barbacovi, 4 (tel. 0461 891124).