Elezioni 2023

venerdì 8 Settembre, 2023

Pd e Futura, vicino l’accordo per le elezioni. Quattro i nomi in lista

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I candidati dovrebbero essere Paolo Zanella, Claudia Merighi, Gerri Stefani e Daniela Fait. Dietrofront sullo scioglimento dei gruppi consiliari a Trento e Rovereto, per ora rimane tutto fermo

Come l’ultimo controllo ai box prima di presentarsi alla griglia di partenza di un gran premio di Formula Uno. Così Futura e Partito Democratico stanno lavorando all’intesa per ospitare nelle liste del Pd alcuni candidati della forza di sinistra. Se gli ultimi ritocchi possono rivelarsi cruciali e attorno ad un motore bisogna operare con la massima delicatezza, allo stesso modo la definizione di una lista per la partita elettorale è un qualcosa che richiede mano ferma e rimane in continua fluttuazione fino all’ultimo momento. Detto questo l’intesa sembra essere stata trovata: quattro nomi in lista del Pd e gruppi di Futura nei consigli di Rovereto e Trento che non dovrebbero sciogliersi, almeno per un po’.
I candidati
Come detto dovrebbero essere quattro i nomi di Futura in lista: due uomini e due donne. Due espressione della politica e due della società civile. Alla prima area appartengono Paolo Zanella e Claudia Merighi. Zanelle è l’attuale consigliere provinciale di Futura entrato in consiglio a metà legislatura dopo le dimissioni di Paolo Ghezzi. In questi anni si è concentrato sui temi della sanità, forte della sua personale esperienza professionale, ma anche di marginalità, sociale e edilizia abitativa. Recentemente è riuscito a inserire un emendamento alla legge di assestamento di bilancio per imporre una moratoria sugli sfratti Itea. Claudia Merighi, roveretana di nascita, milanese per 20 anni e poi tornata a casa, ha una lunga attività politica, attivista femminista e dei Laici trentini per i diritti civili, attualmente è vicepresidente di Futura. Gli altri due nomi che andrebbero a comporre il quartetto di Futura sono invece estrazione della società civile. Scelti con l’obiettivo di dare rappresentanza ad alcune aree che erano rimaste scoperte dopo il primo giro di candidature annunciate nella lista del Pd. Di nomi se ne stanno facendo tanti: uno di questi è quello di Gerri Stefani, insegnante di Arco impegnato nei temi dell’accoglienza e dell’ambiente, dal 2020 nel direttivo di Slow Food valle dell’Adige e Alto Garda. L’ultimo nome è quello di Daniela Fait, infettivologa dell’ospedale di Trento. Un nome quindi che andrebbe a rafforzare attenzione e competenze verso la sanità.
Il nodo dei gruppi
Si tratta ancora di ipotesi, alcuni nomi sono stati scritti a matita sulla lista, altri, invece, sono ancora per aria. L’altro tema spinoso che dovrà essere affrontato nell’incontro di oggi tra Partito Democratico e Futura è quello dei gruppi consiliari a Trento e Rovereto. Come parte dell’intesa sembrava che il Pd chiedesse a Futura di scioglierli e convergere nei gruppi del partito, un’ipotesi che si fa però sempre più distante. A trainare il cambio di rotta sarebbe la situazione di Rovereto. Nella Città della Quercia si dovrà andare a nuove elezioni dopo le dimissioni dell’attuale sindaco Francesco Valduga, candidato presidente del centrosinistra. Considerato che con ogni probabilità la candidata a succedergli dovrebbe essere l’attuale vicesindaca Giulia Robol del partito democratico sarebbe infatti strategico tenere intatta la particolarità di Futura, sia come gruppo che come lista alle prossime elezioni. Questo per bilanciare meglio il rapporto tra forze politiche e forze civiche nella coalizione e per dare la giusta rappresentanza ai temi ambientali all’interno del progetto politico. Un cambio di rotta, quello prospettato su Rovereto, che potrebbe a questo punto per coerenza interessare anche il gruppo consiliare di Trento. L’idea sarebbe quindi quella di congelare la situazione, preferire un lento avvicinamento ad una fusione a freddo immediata. Per la definitiva unione se ne parlerà dopo le elezioni di Rovereto e quelle europee.