Il fatto

giovedì 14 Settembre, 2023

Pecore prese a calci e maltrattate: pastore incastrato dal video e denunciato

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Sono immagini forti quelle riprese (sconsigliata la visione alle persone sensibili) e raccontano una realtà terribile

Una terribile vicenda è stata denunciata in queste ore dalla Lega Antivivisezione e che riguarderebbero proprio il Trentino. Lav,a a metà settembre, ha diffuso un video girato con il cellulare e dove emerge una realtà di violenza: un pastore che maltratta e picchia alcuni esemplari del gregge dal quale è attorniato. «Pecore prese a calci, brutalmente maltrattate, a cui viene torto il collo, pugni e molto altro: un clima di terrore e violenza sotto gli occhi di turisti e bambini che frequentano il Trentino per godere della natura. Scene inammissibili che abbiamo denunciato alle autorità» dichiara Annarita D’Errico, responsabile degli sportelli contro i maltrattamenti della Lav. Il video è stato girato da cittadini e turisti, la situazione denunciata allo sportello Lav. «Come tutti i casi presi in carico dallo sportello contro i maltrattamenti Lav, questo terribile video che “incastra” il pastore nasce da segnalazioni di cittadini che di fronte alla violenza nei confronti di un animale non si girano dall’altra parte. E di questo li ringraziamo. E grazie anche ai volontari della Lav per il prezioso materiale raccolto e consegnato alle autorità preposte e che fornisce loro possibilità concrete di agire con velocità e decisione. Sono scene difficilmente dimenticabili che auspichiamo vengano condannate prontamente anche da chi da mesi fa campagna elettorale su lupi e orsi, visto che l’orco cattivo, come sempre, è molto più vicino di quanto sembri» ha aggiunto Simone Stefani, responsabile Lav Trentino e vicepresidente nazionale Lav. Il pastore è stato filmato mentre divaricava violentemente le zampe a una pecora nel tentativo di far avvicinare un agnellino alle mammelle. La pecora ha tentato di ribellarsi alla modalità violenta di allattamento e il pastore, l’ha afferrata dalla testa torcendole il collo quasi a volerglielo rompere. Dopo averle sferrato un violento pugno sul petto, il pastore, non pago, si è accanito contro l’agnellino, colpendolo con un violento pugno e scaraventandolo a terra, dove è rimasto riverso senza più muoversi. «Purtroppo, non sappiamo se sia deceduto o meno, perché nella concitazione del momento altre pecore si sono avvicinate coprendo la visuale ai nostri volontari, quasi a voler verificare lo stato di salute del cucciolo» ha aggiunto Annarita D’Errico, responsabile degli sportelli contro i maltrattamenti della Lav. Sempre nello stesso appostamento, il pastore ha afferrato degli agnellini per trasportarli all’interno di un baito in muratura poco lontano, trasportandoli a penzoloni per le zampe, nonostante i poveri animali si divincolassero per l’evidente dolore causato dalla trazione sugli arti. «Chiediamo che il pastore venga condannato per maltrattamenti contro gli animali e che nell’attesa e per sempre, venga allontanato dal gregge affinché non possa più commettere azioni di questo genere in danno nessun animale» ha chiosato Annarita D’Errico della Lav. «Per ribadire il rispetto dovuto agli animali e il “NO” alla caccia Lav scenderà in piazza a Trento sabato 16 settembre alle 14 per una delle più grandi manifestazioni degli ultimi tempi, proprio il giorno prima dell’apertura della stagione venatoria. Invitiamo gli animalisti e le persone di buon senso a unirsi alla manifestazione da tutta Italia per amplificare ancora di più la nostra voce» ha concluso Simone Stefani, responsabile Lav Trentino e vicepresidente nazionale Lav.