l'esplosione

giovedì 30 Gennaio, 2025

Peio, candelotto anti-valanga esplode durante la rimozione: operatore ferito alle mani e al volto

di

L'incidente si è verificato ieri pomeriggio attorno alle 16.30 nel Comprensorio Sciistico

È esploso mentre tentavano di rimuoverlo, per non lasciare un pericolo ad alta quota. Due operatori del comprensorio di Pejo 3000 sono rimasti coinvolti, ieri pomeriggio attorno alle 16.30, in un incidente sul lavoro. È deflagrato un candelotto utilizzato per il disgaggio delle valanghe. Uno strumento indispensabile in questi giorni in cui il rischio di slavine va da moderato ad alto (era il caso della giornata di mercoledì, in cui tra Trentino e Alto Adige, sono state registrate quattro valanghe): l’esplosione causa un cedimento controllato per evitare che la massa nevosa si muova sulle piste. L’operazione è stata ripetuta più volte, in tanti comprensori del Trentino, in questi giorni, così come a Pejo 3000.

I due operatori si erano recati a quota tremila metri nella giornata di martedì per fare esplodere i candelotti. Ieri un nuovo sopralluogo: ne è stato trovato uno inesploso e durante la rimozione è scoppiato. La carica non era alta, equiparabile a quella di un petardo, ma tale comunque da fare danni in caso di esplosione ravvicinata. E i due operatori se la sono vista, in effetti, molto brutta: uno di loro, in particolare, 35 anni d’età, ha riportato ferite alla mano e al volto. Ferite che, in un primo momento, erano sembrate molto serie. Una volta medicato e giunto in pronto soccorso, i medici hanno sciolto la prognosi: ne avrà per trenta giorni non sarebbe grave e non rischia di avere danni permanenti all’arto. Resta ricoverato in osservazione breve.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Cogolo di Peio e i carabinieri sempre della stazione di Peio: l’uomo è stato trasportato al Santa Chiara in elicottero. Allertato anche l’Uopsal, il servizio provinciale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che procederà per l’incidente.