I conti
martedì 7 Maggio, 2024
di Margherita Montanari
Pensplan ha chiuso il 2023 in ripresa rispetto al 2022, archiviato con un rosso di 5 milioni. L’ultimo esercizio è stato accompagnato da un utile di 980mila euro. Un risultato che va letto nel contesto «dell’implementazione di nuovi servizi di previdenza complementare attivati» e «di incremento delle risorse umane nell’ultimo triennio», come spiegato dall’amministratore delegato di Pensplan Centrum spa, Matteo Migazzi. Le assunzioni sono state 14 (a fronte di 100 dipendenti, ndr) e il nuovo servizio gratuito, lanciato all’inizio del 2024, è di analisi di pianificazione patrimoniale.
I numeri
Sono stati presentati ieri, a margine dell’assemblea, i numeri della società di servizi di welfare complementare partecipata al 98% dalla regione Trentino-Alto Adige e al 2% dalle Province di Trento e Bolzano. Nata per promuovere e sviluppare in regione un sistema di risparmio previdenziale, Pensplan ha oggi un capitale sociale di più di 250 milioni di euro. Gestisce quattro fondi pensione complementare partner (Laborfonds, Plurifonds, Raiffeisen Fondo Pensione Aperto e Pensplan Profi) e 20 partner fra sindacati, patronati e associazioni di categoria per la gestione della rete Pensplan Infopoint. Conta in tutto 322 mila posizioni nei fondi pensione gestiti a fine 2023 e un totale di oltre 130 mila contratti annui. Il risultato di gestione del portafoglio è pari a un rendimento annuale netto del +4,36%. «Investiamo il nostro capitale sociale con la massima attenzione e prudenza – ha aggiunto Migazzi – E attraverso la società di gestione del risparmio in-house Euregio Plus Sgr, abbiamo scelto di investire in fondi alternativi quali Fondo Euregio+ Pmi, Fondo Euregio+ Green Economy e Fondo Euregio+ Turismo a favore dell’economia reale del nostro territorio».
Nuovi obiettivi e sfide
A inizio 2024 è partito un nuovo servizio, principalmente informativo, Pensplan Plus. «Rientra nei compiti istituzionali della nostra Società proporre strade e soluzioni innovative per creare consapevolezza nei cittadini sull’importanza di pianificare il proprio futuro finanziario e quello della propria famiglia», ha ricordato Johanna Vaja, presidente di Pensplan Centrum spa.
La non autosufficienza
Il nuovo assessore regionale per la previdenza complementare, Carlo Daldoss, ha espresso la soddisfazione per i risultati positivi raggiunti e «per l’obiettivo politico perseguito dalla società», cioè «incrementare la conoscenza finanziaria della popolazione, carente soprattutto tra i giovani, per costruire consapevolezza e maggiore capacità di valutazione per operare scelte mirate per il proprio futuro». E rispetto al futuro parla dell’obiettivo di «miglioramento dell’efficienza dei servizi, affrontare nuove sfide come il tema della non autosufficienza, che riveste carattere di urgenza all’interno delle nostre comunità».
Disparità di genere
Nella previdenza complementare si legge ancora oggi un gender gap. Le risorse affidate a Pensplan sono per il 60% di aderenti uomini e per il 40% di donne.
«Un riflesso del mercato del lavoro, nel quale evidentemente esiste un divario», ha concluso l’ad