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giovedì 31 Ottobre, 2024
di Luca Galoppini
«Street Food da Paura» a Trento: sapori da brivido in Piazza Fiera. Trento celebra Halloween in grande stile con un evento che unisce il gusto delle migliori prelibatezze italiane alla magia della festa più spettrale dell’anno. Da ieri a sabato 2 novembre, la città ospita food trucks provenienti da tutta Italia, dalle isole fino ai prodotti locali delle valli trentine, dai celebri arrosticini abruzzesi alla tipica salsiccia mantovana.
Piazza Fiera, il luogo dell’evento, non sarà una semplice cornice, ma il cuore pulsante di una scenografia spaventosa e accogliente allo stesso tempo. Gli organizzatori hanno puntato su allestimenti scenografici e decorazioni a tema. Dai teschi ai fantasmi, fino alle classiche zucche di Halloween e a luci soffuse che creano una suggestione unica. C’è spazio per l’immaginazione, tra addobbi creativi e piccoli dettagli che non sfuggiranno agli occhi dei più attenti. Ogni food truck ha decorato il proprio spazio a tema, mescolando colori, ombre e oggetti che evocano creature notturne e storie di paura. Street Food da Paura celebra le eccellenze dello street food italiano: ogni food trucks porta con sé i sapori della propria terra, uniti a un tocco di creatività.
La selezione locale trentina propone i prodotti tipici locali, come il tortel di patate con salumi, ma grazie a “Dal Massimo Goloso”, una delle macellerie più note di tutta la regione con sede a Coredo, Street Food da paura può vantare la presenza anche di un prodotto prelibatissimo, la famosa Mortandela della Val di Non. I fratelli Davide e Patrizio, nuove leve della macelleria, sono i protagonisti di questo food truck, giovanissimi e preparatissimi sul prodotto offerto. Ancora dalla Val di Non, Michelle ha voluto dire basta alla fabbrica e da tre mesi ha voluto intraprendere questo percorso itinerante e culinario. Il suo food truck offre una specialità trentina raffinata, la preziosa e rinomata carne di cervo, che unita alla comodità del cibo da strada diventa la vera protagonista del Wild Burger, il suo vero pezzo forte.
Direttamente da Poggio Rusco, nella provincia di Mantova, Sabrina Trazzi e il suo “Zero Grano” portano lo street food mantovano in tutto il nord Italia da sette anni. La specialità di casa è la salsiccia mantovana, famosa in tutto lo Stivale. Ciò che distingue Zero Grano da tutti gli altri food trucks è la scelta di portare prodotti esclusivamente senza glutine. Per altro, i prodotti sono biologici e a km 0. Non mancano ovviamente anche i tortelli di zucca mantovani, uno dei prodotti più rinomati in tutta la cucina italiana. Si scende poi fino a Livorno, con Alessandro ed Ornella, famosi come “Tati e Biga”, con la loro patata farcita ispirata alle jacket potatoes anglosassoni, la cosiddetta patata al cartoccio, ricche di farciture toscane, come la carne di Chianina. All’appello non possono mancare gli arrosticini abruzzesi. Ecco allora Sandra da Notaresco, in provincia di Teramo, che insieme al marito dieci anni fa ha deciso di cambiare vita, dall’impresa edile al settore culinario, per portare i sapori teramani in tutto il Paese. Il food truck di Sandra offre anche le pallotte cacio e ova e il formaggio fritto.
Hamburgers e panini non possono essere accompagnati se non da un bel boccale di birra. In questo caso, bisognerà rivolgersi ad Emanuele ed Alessandro, che direttamente da Torino sono venuti fino a Trento per spillare venti tipi di birra diversa. In questo drink truck, se così si può chiamare, sono presenti scuole diverse. Dai sapori più decisi delle birre britanniche a quelli più delicati di matrice tedesca, passando dalle più raffinate di origine belga, francese e olandese. Non mancano le IPA (India Pale Ale) irlandesi, celebri per il loro gusto intenso e amaro dato dalla grande quantità di luppolo in produzione. Per gli amanti delle scure sono presenti diversi tipi di stout, ad alta fermentazione con l’aggiunta di percentuali diverse di malto d’orzo tostato e orzo tostato.
Lavorare in un food truck significa immergersi in un’esperienza dinamica e creativa, dove ogni giorno si è a contatto diretto con le persone, rendendo unico ogni piatto servito. Questo aspetto è ciò che accomuna tutti i professionisti enogastronomici presenti in questi giorni a Piazza Fierra. La vita on the road permette di esplorare luoghi, fare nuove amicizie e costruire una comunità affiatata, regalando la soddisfazione di vedere la felicità immediata dei clienti e di condividere con loro l’autenticità della cucina.