la biografia
venerdì 12 Gennaio, 2024
di Simone Casciano, Gianfranco Piccoli e Benedetta Centin
L’impegno e la cura del prossimo è sempre stato al centro della vita di Ester Palmieri, sia nel suo lavoro che nella sfera personale, lo scriveva lei stessa, presentandosi al mondo nel sito di quella attività che con tanta fatica e tanto coraggio aveva aperto: il centro olistico Scintilla Alchemica. «Amo prendermi cura degli altri, portare benessere, amo il mondo dei cristalli e dei minerali, la musica, il canto e adoro gli animali», scriveva Ester. Nata a Cavalese nel 1986 e cresciuta a Valfloriana, la donna, madre di tre figli di anni compresi tra i 5 e i 10, aveva frequentato la scuola di estetica Armida Barelli di Levico Terme. «Fin da bambina ho avuto la passione per l’arte, la musica, l’estetica e la bellezza» scriveva Ester presentandosi sul sito della loro attività. Dalla cura della bellezza alla cura a 360 gradi del prossimo il passo è breve ed è sempre Ester Palmieri a raccontarlo. «Nel corso degli anni ho voluto approfondire il prendersi cura degli altri. Ho frequentato la scuola di operatore socio sanitario e lavorato poi nel mondo sociosanitario per 15 anni». Per 15 anni Ester Palmieri ha lavorato in Rsa, con dedizione e amore fino a quando ha deciso di fare il grande salto e aprire un’attività tutta sua: il centro olistico Scintilla Alchemica. «Un percorso personale e profondo mi ha aiutato a superare gli ostacoli e capire chi sono veramente e cosa voglio fare da grande» scriveva spiegando la decisione di aprire la propria attività. Un centro per il benessere a 360 grandi situato a Casatta, capace di attrarre tanto i residenti della zona, quanto i tanti turisti della valli di Cembra e Fiemme. «Nel corso degli anni ho approfondito varie tipologie di massaggi e trattamenti, rafforzando la mia conoscenza ed esperienza nel campo del benessere – diceva Ester presentando il suo progetto – e così, ho deciso di dare vita a Scintilla Alchemica, il mio grande sogno. Sono convinta che l’amore per il proprio lavoro, la voglia di mettersi in gioco e la continua formazione, siano le basi per una professionalità sana e autentica».Accanto alla vita professionale poi scorreva quella famigliare. L’incontro con Igor Moser e la nascita dei tre figli, una relazione finita però negli ultimi mesi quando la donna si era allontanata da lui. Ester Palmieri era molto impegnata anche nella vita del paese. «Sono molto legata alle mie origine, le mie radici mi portano dalla Campania, il paesino nativo di mio padre, fino a qui, il Trentino dove sono nata e dove vivo. Sono molto legata anche al mio piccolo paese, credo fortemente nella potenzialità di un luogo come Valfloriana, un paradiso tranquillo, ancora incontaminato, lontano dal caos e dal continuo rumore frenetico cittadino, qui ho deciso di rafforzare le mie radici, di crescere i miei figli e di investire sul mio lavoro». Una comunità che aveva arricchito sia con la sua attività, sia con l’impegno politico, essendo stata consigliera comunale nella scorsa legislatura e anche assessora.
«Siamo sconvolti». Le parole di Roberta Bragagna, direttrice della Rsa Giovanelli di Tesero, danno il senso del legame – prima umano che professionale – che Ester Palmieri aveva con la struttura dove era entrata poco più che ragazza, a 20 anni, come Oss. «Quando ha iniziato a circolare la notizia della tragedia a Valfloriana, nessuno di noi aveva pensato ad Ester. Era un’operatrice attenta verso gli anziani non autosufficienti, entusiasta del suo lavoro, che ha sempre svolto con grande passione – il ricordo commosso di Bragagna – due anni fa ci ha lasciati per inseguire il suo sogno e ci siamo salutati cordialmente».
«Era una operatrice carissima, una persona estremamente attenta, con un bel rapporto con i colleghi, dolce. Professionalmente molto preparata», dice con la voce rotta dal pianto Sara Di Cocco, la coordinatrice dei servizi della Rsa. «Era arrivata giovanissima, con una grande passione, dedicava tutto il cuore al suo lavoro, ma anche con i colleghi aveva costruito un ottimo rapporto: con Ester abbiamo passato anche il periodo difficile e faticoso del Covid. Ha scelto di andare via per dedicarsi ancora più alle persone con dolcezza. Era stata una scelta serena, la prosecuzione di un percorso personale che aveva avviato». Con alcune colleghe era rimasta in contatto, alcune di loro frequentavano anche lo studio olistico che aveva aperto: «Siamo tutti scioccati per quello che è accaduto. Io penso soprattutto ai suoi tre bambini, verso i quali – conclude la coordinatrice – nutriva un amore enorme». A raccontare il carattere speciale di Ester Palmieri sono anche le amiche. «Una grande donna, una fantastica e fortissima mamma» la ricorda, commossa, un’amica che chiede di rimanere anonima. «Ma perché? Quanta rabbia e quanto dolore! Ciao Ester» recita il post pubblicato sui social con un cuore rosso. E, ancora, parlando della coetanea con cui aveva trascorso bei momenti a partire dai banchi di scuola e poi, da grandi, da mamme, l’amica racconta: «Ester era una donna forte, che pensava e provvedeva alla famiglia e a coltivare e realizzare i suoi sogni, ora spezzati dalla mostruosità di un uomo vile». A parlare della Ester solare, generosa, che ha coltivato un suo progetto di vita e professionale, è anche un’altra amica, Ines: «Lei era una donna simpatica, sorridente, una persona propensa ad aiutare il prossimo e molto diceva di lei la sua professione, prima oss e poi operatrice olistica – il ricordo – Era così felice di essersi aperta quello studio olistico tutto suo, era il suo sogno che è riuscita a realizzare».
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di Redazione
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