L'interrogazione
lunedì 6 Gennaio, 2025
di Redazione
«Ho presentato l’ennesima interrogazione parlamentare al ministro Nordio e al ministro Piantedosi in merito alla mafia in Trentino e al processo ‘Perfido’. La presenza della criminalità organizzata, anche in aree considerate tradizionalmente meno coinvolte come il Trentino, evidenzia la diffusione capillare del fenomeno mafioso che si adatta e si infiltra nel tessuto socio-economico. Noi in Emilia Romagna lo sappiamo altrettanto bene visto che abbiamo subìto il più grande processo contro la ‘ndrangheta al nord, su cui continuo a presentare atti ispettivi». Così la deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari, in merito la processo ‘Perfido’, il primo procedimento giudiziario in Trentino che ha portato alla luce, con alcune sentenze già passate in giudicato, la presenza dell’ndrangheta nel tessuto economico del porfido. «Questa infiltrazione rende necessario un rafforzamento degli strumenti di prevenzione e contrasto non solo in ambito giudiziario, ma soprattutto nel settore tributario e fiscale – ha aggiunto Ascari -. Attraverso un controllo accurato delle operazioni finanziarie, un monitoraggio delle transazioni sospette e un coordinamento più efficace tra le autorità preposte, è possibile limitare il potere economico delle organizzazioni criminali. ‘Segui i soldi’ è la regola più importante, come ci ha insegnato Giovanni Falcone. La lotta alla mafia deve partire dal potenziamento delle sue risorse finanziarie, poiché solo colpendo il cuore economico di queste organizzazioni si può arginare efficacemente la loro influenza e il loro radicamento sui territori. Rafforzare i meccanismi fiscali, quindi, rappresenta un elemento essenziale per garantire trasparenza, legalità e tutela dello Stato di diritto». Secondo Ascari «a tutto ciò si deve aggiungere, come base imprescindibile, una cultura della legalità che deve partire dai primi banchi di scuola. Come diceva Peppino Impastato ‘la mafia è una montagna di merda’ e come tale va trattata».