La testimonianza
lunedì 13 Gennaio, 2025
di Johnny Gretter
Anche con un contratto a tempo indeterminato e un compagno che lavora in proprio, Irene rischia di trovarsi presto senza casa. Questo perché in città è diventato impossibile trovare un appartamento in affitto: e il timore è che, essendo incinta, la sua ricerca diventerà ancora più complicata. È questa la situazione in cui si è ritrovata Irene Valenti, barista residente a Pergine, che ha raccontato la sua difficile storia in una lettera inviata alla stampa.
Sull’orlo dello sfratto
«Vi contatto in quanto le istituzioni sono completamente assenti — scrive Valenti —. La mia storia non è unica anzi, mi ritrovo nella stessa situazione di tanti cittadini e cittadine disperati che cercano appartamenti in affitto (ma anche in vendita). Vivo a Pergine Valsugana con il mio compagno. Lui è in affitto nello stesso appartamento da otto anni e io convivo con lui da quattro. Un anno fa la proprietaria dell’immobile ci ha comunicato che non avrebbe rinnovato il contratto in quanto intenzionata a vendere e da allora siamo alla ricerca di un appartamento in affitto a Pergine e dintorni. Oramai siamo alla scadenza del preavviso e, nonostante lui sia un idraulico con partita Iva e io abbia un contratto a tempo indeterminato come barista, tutt’ora non troviamo casa».
Il problema è che a Pergine risulta impossibile trovare un nuovo appartamento in affitto. A fronte di un’offerta quasi assente, la domanda resta altissima; oltre a questo anche i prezzi degli affitti sono assolutamente inaccessibili. «Gli immobili sono tutti in mano di privati e agenzie e la domanda è molto alta: ciò fa sì che gli affittuari sono fuori controllo nelle loro richieste praticamente irraggiungibili da un lavoratore medio (si parla di affitti dagli 800 euro mensili di case a volte neanche dotate degli essenziali come la cucina). Inoltre, un mese fa ho scoperto di essere incinta e l’ansia è aumentata».
La lettera al Comune
Così, Irene ha deciso di rivolgersi direttamente al Comune di Pergine con una lettera, facendosi portavoce degli altri cittadini che si trovano nella sua stessa situazione. «Si parla tanto di calo delle nascite — conclude Valenti — ma mi sento così tutelata che, oltre ad aver paura di non trovare casa, ho paura che si sappia che sono incinta in quanto i privati sono ancora meno inclini ad affittare a chi ha minorenni a carico. Ovviamente il Comune non ha mai risposto».
Nella sua lettera diretta al Comune di Pergine, oltre a raccontare la sua vicenda, Irene sottolineava come a Pergine sia difficile trovare casa, nonostante la presenza di molti stabili sfitti. «Nonostante questa cittadella non si avvicini neanche lontanamente come servizi e qualità della vita a una vera città, i prezzi degli affitti sono alle stelle, probabilmente tra i più cari di Italia e gli immobili sono tutti in mano a privati ed agenzie — scriveva la barista —. Ora, io vi riporto la mia esperienza ma ne sto sentendo a centinaia di situazioni come la mia in cui il Comune e lo Stato sono completamente assenti. Mi domando come mai ci sia questa carenza di abitazioni a Pergine, quando ci sono vie e stabili completamente vuoti e non utilizzati».
Gli affitti introvabili
La mancanza di appartamenti in affitto è confermata anche da diverse agenzie immobiliari perginesi. Il T Quotidianoaveva trattato questo tema in un articolo del 16 aprile: ad oggi, la situazione non sembra cambiata. «Quello degli affitti è un dramma — spiega Lucia Peranthoner dell’agenzia immobiliare Trentin —. Gli immobili ci sono, ma la richiesta è così alta che appena è disponibile un alloggio in affitto è subito preso. Generalmente i locatori preferiscono optare per gli affitti turistici, più sicuri e redditizi vista la loro brevità. Sul fronte del prezzo, tendenzialmente ci aggiriamo sui 600 euro al mese per un mini appartamento, ma si arriva anche a 900 per un alloggio con due camere. Poi sono prezzi che oscillano in base alla condizione dell’immobile e altri fattori».
Dunque, molti proprietari non scelgono di concedere affitti lunghi: la legge (almeno secondo la loro percezione) sembra tutelare maggiormente gli affittuari, rendendo più difficile, ad esempio, liberarsi degli inquilini morosi. D’altro canto, l’affitto breve o diretto ai turisti è in genere più redditizio.
«La domanda è molto alta, ma non è semplice trovare un alloggio in affitto — aggiunge Diego Bonecher, titolare dell’immobiliare Punto Casa —. Da un lato c’è il fatto che i locatori si sentono poco tutelati; dall’altro, generalmente si preferisce puntare su affitti brevi e non vincolati. Se dovessi fare una stima, in media piazziamo tra i 10 e i 15 affitti all’anno. Nel 2024 però credo non siano stati più di quattro o cinque».
Inchiesta
di Redazione
Parziale revoca della misura interdittiva per Fabio Rossa e Andrea Saccani che potranno svolgere le loro mansioni salvo che per le attività che prevedono rapporti con la pubblica amministrazione