L'apertura
sabato 12 Ottobre, 2024
Pergine, la scommessa della nuova enoteca: «Centro storico morto? Io ho visto quello di Mirandola dopo il terremoto…»
di Johnny Gretter
La scommessa di Marco Pacchioni, emiliano che con Enantico si è trasferito in Valsugana

Da questa settimana via Pennella è diventata un po’ più viva. Martedì infatti, nel locale al civico 24 che per anni ha ospitato prima una gelateria e poi un negozio di fiori, ha aperto i battenti «Enantico», l’enoteca e wine-bar gestita da Marco Pacchioni (44 anni), che dall’Emilia Romagna si è trasferito a Pergine per seguire la moglie Valeria.
«Io sono qui a Pergine solo da aprile: mi sono trasferito da Modena seguendo mia figlia Matilde e mia moglie Valeria, che a gennaio ha cominciato a lavorare alla farmacia di Madrano a partire da gennaio — racconta il proprietario —. A Modena avevo già un’enoteca, ma ho preferito seguire qui mia moglie».
Pacchioni ha quindi portato a Pergine un’attività che aveva già sperimentato in Emilia. «Ho lavorato per tanti anni in diverse aziende a Mirandola, sempre in Provincia di Modena — prosegue — ma nel frattempo sia io che mia moglie abbiamo sempre coltivato la passione del vino. Ho iniziato a frequentare i corsi per diventare sommelier e mia moglie, durante la maternità, ha cominciato a gestire un sito internet in cui vendevamo dei vini. Io intanto ho ottenuto la certificazione di secondo livello come sommelier e nel 2023 ho lasciato il mio lavoro in azienda e ho aperto un’enoteca a Mirandola in cui vendevo bottiglie senza però servire vini al calice. Mi è dispiaciuto andarmene, in poco tempo abbiamo avuto tante soddisfazioni a Mirandola: ma l’opportunità che hanno offerto a mia moglie era troppo importante».
Così, negli ultimi mesi, Marco ha cercato un locale che a Pergine potesse ospitare la sua enoteca. «Dopo che mia moglie si è trasferita qui ho iniziato a guardarmi in giro per capire se la mia attività potesse funzionare anche a Pergine — racconta Pacchioni —. Effettivamente ci sono enoteche che vendono vini, ma nessuno che offre la possibilità di fare degustazioni. Così è nato “Enantico”: non è solamente un punto vendita, ma anche un wine-bar in cui servo vini provenienti da tutta Italia».
Pacchioni ha dovuto dare numerose modifiche al suo locale: avendo ospitato prima una gelateria e poi un negozio di fiori, non aveva un assetto adatto a un’enoteca. Circondato da tavolini, e file ordinate di bottiglie, Marco ricorda i momenti passati a Mirandola, una delle città che ha più risentito del terremoto che nel 2012 aveva sconvolto l’Emilia. «Quando stavo cercando un locale a Pergine molti mi dicevano che il centro storico era morto e di cercare un posto altrove — spiega il sommelier —. Invece io ricordo ancora com’era ridotto il centro storico di Mirandola dopo il terremoto. Tutta la zona è rimasta chiusa per circa nove anni: i bar erano stati tutti trasferiti in casette di legno. Negli ultimi anni è tornato vivo, ma sono state necessarie molte battaglie per ripopolarlo. Quando sono arrivato a Pergine ho visto la città piena di locali: mi mancava molto avere un centro storico così vivo. Ho pensato che valesse la pena aprire qui la mia enoteca».
Anche se il locale è aperto solo da pochi giorni, diversi perginesi hanno iniziato a curiosare tra le bottiglie di vino. Tra i primi visitatori c’è stato anche il sindaco Roberto Oss Emer. «L’altro giorno anche il sindaco è passato a salutarmi e a darmi il benvenuto — conclude Pacchioni —. Più in generale le persone hanno una certa curiosità per l’enoteca: mercoledì sera il locale era già pieno, non me lo aspettavo».
la storia
Vendono tutto per viaggiare dodici anni in bici, dal Belgio alla Corea. «Volevamo cambiare vita: attraverseremo 31 Paesi»
di Emanuele Paccher
Ahmed Osman e Jenny Scherrer sono transitati anche in Trentino. Architetta lei, ex giocatore professionista di snooker (una specialità del biliardo) lui, hanno lasciato tutto
Il caso
«Papà ho perso il telefono, ho bisogno di un bonifico urgente»: anziano versa 2mila euro dopo la truffa su Whatsapp. Denunciati due 20enni
di Redazione
I carabinieri della Stazione di Caldonazzo sono riusciti a identificare un uomo italiano 20enne intestatario del conto dove sono stati accreditati i soldi nonché il complice, cittadino indiano anch’egli poco più che ventenne