cronaca
mercoledì 12 Luglio, 2023
di Redazione
Vende porta a porta aspirapolveri, strumenti ed elettrodomestici per la pulizia della casa: viene ripetutamente insultato e aggredito perché nero.
Tre brutte esperienze nei giorni scorsi a Pergine e dintorni per un venditore porta a porta della ditta Vorwerk che commercializza il prodotto Folletto per le pulizie della casa. Un addetto alle vendite, di colore, tra i 20 e i 30 anni, è stato più volte insultato, sospettato di non essere il venditore che si dichiara e segnalato ai carabinieri. E bersagliato di critiche e insulti sui social e sulla chat «Sei di Pergine se…». Una donna l’avrebbe anche spintonato per allontanarlo dal suo condominio, racconta Paolo Roat, che è il responsabile d’area della ditta e si occupa di formare i nuovi venditori: «Episodi che fanno male, che sanno di razzismo. Nel 2023 il colore della pelle crea ancora diffidenza… Mi sembra incredibile. Il nostro incaricato è un bravissimo ragazzo, con il tesserino ufficiale di riconoscimento fornito da noi, modi garbati, molto preparato e competente. Tesserino che preventivamente abbiamo anche consegnato ai carabinieri. Gentile e corretto, è con noi da 2 mesi. Prima faceva l’operaio. Lo fotografano dal citofono e creano allarme sulle chat e allertando i carabinieri. Ingiustificabile. Speriamo non perda l’entusiasmo. Garantisco che si tratta di persona correttissima, che ha fatto due mesi di corso con noi e un periodo di affiancamento con un altro venditore. Ci sono ormai tanti nuovi italiani tra il nostro personale. Penso a Vicenza, dove ci sono altri venditori di colore che ho formato io stesso, o alla Lombardia. Anche lavoratori originari dell’Europa dell’est, che parlano benissimo l’italiano. È assurdo che alcuni cittadini reagiscano con accuse gratuite, insulti e alzando le mani su un nostro incaricato facendosi vincere da un forte ingiustificabile pregiudizio per il colore della pelle. Non avrei mai pensato che la pelle chiara o scura contasse così tanto, ancora, in termini di discriminazione e sospetto. Mi viene da dire, anche se non voglio certo generalizzare, che tanti che la domenica vanno in chiesa alla fine sono i primi razzisti». L’incaricato Vorwerk aveva in passato lavorato in una falegnameria, poi gestiva un allevamento di cavalli e da un amico è stato convinto a iniziare la nuova avventura di rappresentante del Folletto. «Peccato davvero – conclude Roat – perché questo nostro collaboratore è davvero empatico e in prospettiva può diventare un ottimo consulente e venditore. Per noi Pergine è un mercato importante, dove passiamo ogni 2-3 mesi e abbiamo anche un punto consulenza all’interno dello Shop Center».