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giovedì 18 Luglio, 2024

Piano urbanistico provinciale: hotel di lusso su terreni agricoli. Le minoranze si oppongono: «Convertire gli alberghi chiusi e dismessi»

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Martedì si è riunita anche la maggioranza con il presidente Fugatti. Critiche per aver «calato dall’alto» la norma

Sembra non siano bastate le rassicurazioni dell’assessore Mattia Gottardi, che martedì mattina si è collegato da remoto con la riunione di maggioranza convocata da Maurizio Fugatti per condividere con la coalizione la strategia d’Aula in vista dell’assestamento. E non sembrano convinti delle rassicurazioni nemmeno le opposizioni, che per non sbagliare hanno promesso il deposito del solito muro di emendamento che viene alzato ad ogni manovra economica.
Gottardi rassicura
L’assessore ha spiegato come la modifica della legge urbanistica inserita in assestamento sia solo «tecnica, proposta dagli uffici per superare un conflitto tra norme». Tradotto: per quel che riguarda le aree agricole secondarie, quindi non di pregio, il Piano urbanistico provinciale (Pup) prevede l’eventuale uso a fini residenziali e ricettivi, mentre la legge urbanistica estende l’uso ai fini commerciali e produttivi. L’articolo 43 della legge di assestamento, per superare il conflitto con il Pup, specifica anche «aree ricettive di qualità». E l’assessore ha ribadito «che in ogni caso è il Comune che su ogni questione riguardante il suo territorio ha l’ultima parola».
Il rimprovero di Daldoss
Fugatti ha detto che «si può discutere ma poi si deve anche decidere». Carlo Daldoss (FdI) ha posto però una questione di metodo: «Se ne doveva discutere prima», e «pro futuro informare la maggioranza su eventuali proposte che possano suscitare dibattito politico». La replica di Gottardi: «Il dibattito politico non doveva nemmeno nascere, considerato che la norma ha valore tecnico, che non viene modificato il Pup che non c’è alcuna volontà di stravolgere alcunché. Il dibattito è frutto di una strumentalizzazione interessata».
I dubbi del Patt
Nel merito, è però tornato il Patt, che chiede di considerare le «compensazioni» sull’eventualità di sottrazione di aree agricole: se tolgo lì, aggiungo da un’altra parte. E poi su un altro punto, quello della riconversione degli alberghi dismessi, aumentando gli anni dalla loro chiusura per definirli tali. Sicuramente più di uno come proposto in assestamento.
Opposizioni contro
Nei giorni scorsi Gottardi ha sentito il capogruppo del Pd Alessio Manica, per capire quanto l’opposizione volesse ostacolare la norma sugli alberghi a 5 Stelle: «Non ci siamo ancora incontrati come minoranza— spiega Manica — ma rimangono molte perplessità. Certo — ammette — abbiamo capito che non si tratta di una norma che va a scontrarsi con il Pup, ma rimane la contrarietà per l’apertura futuro consumo di suolo per ricettività alberghiera quando ci sono centinaia di alberghi chiusi e dismessi che andrebbero convertiti».
E in tema di alberghi da riconvertire, la minoranza avanza gli stessi dubbi del Patt: «Non va bene, un anno è troppo poco», dice ancora Manica. Che aggiunge un altro punto: «In assestamento c’è anche la norma che abbassa da cinque a due anni il periodo in cui un ex consigliere provinciale non può ricoprire incarichi nelle società pubbliche. Anche questa è improponibile».
Emendamenti e accordi
Oggi scadevano i termini per la presentazione degli emendamenti. Saranno molti quelli della minoranza, una sorta di «ostruzionismo preventivo». Probabilmente ce ne saranno anche di maggioranza, per ottenere qualche risorsa per i territori di riferimento dei singoli consiglieri. E chissà se la giunta non presenti all’ultimo qualche modifica di merito. Sarà dunque un braccio di ferro, che si risolverà con una mediazione, come sempre. E sul piatto dell’accordo potrebbero finire proprio i temi che riguardano l’urbanistica.