L'opera

mercoledì 5 Luglio, 2023

Piazza Centa, il quartiere si divide sul parcheggio

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Per alcuni residenti i benefici non superano i costi. Il sindaco Ianeselli: «Soddisfazione tardiva, positivo spostare i parcheggi sottoterra»

«Uno scempio inaccettabile. Come fa l’assessore Stanchina a dichiarare su Facebook che il parco diventerà ancora più bello di prima?». Cristina Valduga, residente in Piazza Centa, nel quartiere di San Martino, non risparmia le critiche all’amministrazione comunale, in particolare al sindaco Franco Ianeselli e all’assessore ai lavori pubblici Roberto Stanchina, per aver «permesso la distruzione del polmone verde che era il parco della piazza». Il progetto, iniziato nel 2021, prevede la costruzione di 44 posti auto pertinenziali sotterranei nel cuore del vecchio parco. Il soggetto attuatore è la società Parcheggio San Martino-Centa Società Cooperativa. Il progettista è l’ingegner Enzo Cattani, mentre la costruzione è stata affidata dalla Cooperativa all’Impresa Tony Costruzioni Srl.

Ma cosa ne pensa la gente? L’opinione dei residenti resta divisa. C’è chi vede in quest’opera uno «sviluppo utile e necessario, in un’area con pochi parcheggi», come Marco, che vive in via Ambrosi. Altri – è il caso del titolare del ristorante Nuova Castelli (che non vuole essere menzionato), auspicano «una rapida conclusione dei lavori e un ripristino del parco alle condizioni antecedenti l’opera, così che le famiglie tornino a frequentarlo».
Anche Bianca Angelini confida in un ritorno alla rinomata vivibilità dell’area verde: «Qui prima c’era una bella barca dei pirati su cui giocavano i bambini». Infine c’è chi proprio non ci sta, come Donata Gafforio, che da molti anni vive in uno dei palazzi che danno direttamente sul parco: «È un progetto scellerato, senza visione, che ha sradicato la natura di questo posto, molto frequentato perché vicino all’asilo e alla scuola media. I benefici non giustificano i costi. Le quaranta auto che verranno alloggiate là non vengono davvero tolte dalla strada. Infatti, tanti qui posseggono già un parcheggio e magari hanno investito per usare il box come ripostiglio. Inoltre, i posti inizialmente dovevano essere 60». La gestione generale lascia altrettanto perplessi: «La prima assemblea fu fatta a cose ormai decise. Si trattava più che altro di raccogliere le richieste dei potenziali acquirenti». Valduga chiede al Comune «come uno spazio pubblico possa andare a vantaggio di 40 privati, quando il parcheggio in via Petrarca è mezzo vuoto».
Contattato al telefono, il sindaco Ianeselli esprime, invece, «una soddisfazione tardiva», riferendosi al ritardo sui lavori, di un anno e mezzo, dovuto al ritrovamento, all’interno di una piscina asburgica, di materiali da smaltire. «Assecondiamo questi progetti perché per la città è positivo spostare i parcheggi sotto terra». Alle accuse di «aver ridotto drasticamente l’area del parco» risponde: «Più che sui metri quadrati calpestabili puntiamo alla qualità, dando indicazioni alla cooperativa sulla riqualificazione». Riguardo al fatto che l’uscita del parcheggio «interrompa la pista ciclabile» l’ingegner Bruno Delaiti tranquillizza: «C’è un tratto piano di 5 metri con buona visibilità in uscita». I lavori dovrebbero terminare entro l’anno.