Giustizia
martedì 2 Maggio, 2023
di Redazione
Non era bastata la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione nei confronti di un 44enne della Val di Sole, per il quale era già stata emessa una sentenza passata in giudicato per maltrattamenti in famiglia commessi tra il 2017 ed il 2018 nei confronti dell’anziana madre convivente.
La pena era terminata lo scorso mese di marzo e l’uomo era ritornato a casa dove aveva ripreso a maltrattare l’unica persona disposta ad accoglierlo, la propria madre, di 85 anni.
L’abuso abituale di sostanze alcoliche, come in passato, all’origine delle violente condotte del 44enne. Violenze sia fisiche che psicologiche, commesse dal figlio con percosse e vessazioni che hanno nuovamente generato ansia ed uno stato di paura nella madre, spesso chiusa in casa, umiliata, costretta a dormire sul divano del soggiorno e più volte indotta ad andarsene dalla loro abitazione. Ma a lasciare la casa, ancora una volta, è stato il figlio, arrestato dalla Stazione Carabinieri di Rabbi in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Trento su richiesta della Procura della Repubblica che ha diretto le indagini, partite dai militari che qualche voce avevano raccolto in valle, voci che doverosamente andavano verificate ed approfondite.
È così che Autorità Giudiziaria e Carabinieri di Rabbi hanno posto fine all’ennesima serie di violenze domestiche commesse dall’uomo nei confronti dell’anziana madre.
L’arresto risale allo scorso venerdì, quando il cittadino italiano è stato prelevato presso l’abitazione e ristretto presso la Casa Circondariale di Trento.