Il disservizio
domenica 21 Luglio, 2024
di Giannamaria Sanna
A Baselga di Piné, nonostante la stagione piovosa nell’acquedotto che serve la zona di Miola, da circa una settimana l’acqua scompare. «Stiamo facendo controlli a tappeto», dice il sindaco Alessandro Santuari, ma i risultati finora non hanno dato risposte agli interrogativi. L’autolimitazione dell’uso delle risorse idriche ordinata alcuni giorni fa, il 17 luglio, dal primo cittadino non ha arginato il problema. Nonostante, appunto, «su tutto il territorio comunale» viga, come da ordinanza, «l’assoluto divieto di usare l’acqua potabile per usi non direttamente domestico/potabili, quali l’utilizzo a fini irrigui, lavaggio di piazzali, vie e giardini, nonché automezzi in genere».
Ora la mancanza d’acqua nelle strutture turistiche è diventata un incubo, soprattutto nella frazione di Miola. Ci sono i proprietari di ristoranti, bar e alberghi che ospitano centinaia di turisti che stanno lamentandosi, alcuni anche con le lacrime agli occhi, per non poter fare il caffè, non poter lavare i piatti, negli alberghi non ci si può fare la doccia. La situazione è decisamente drammatica per queste realtà. E il problema in queste ore viene segnalato dai cittadini, esasperati, anche sui social. «Sbaglio o manca ancora l’acqua?» uno dei post.
Il sindaco, che aveva registrato, nei giorni scorsi, i ripetuti fenomeni di prelievi anomali dalla rete di distribuzione a valle dei serbatoi di accumulo dell’acquedotto comunale, ha chiesto l’aiuto dei vigili del fuoco di Trento che interverranno con le autobotti per riempire i serbatoi rimasti vuoti.
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