L'iniziativa

lunedì 18 Dicembre, 2023

Più si usa la bici, più si guadagna. A Trento arriva il progetto «Bike to work» per incentivare la mobilità sostenibile

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Coinvolti 150 dipendenti comunali che riceveranno 0,25 euro per ogni chilometro. Saranno mappate le strade più critiche. La sperimentazione durerà sei mesi

È stato dato l’avvio a Bike to work, programma sperimentale per incentivare l’utilizzo della bicicletta nel tragitto casa-lavoro da parte dei dipendenti comunali e individuare le strade che necessitano di un intervento per adeguarle alla mobilità dolce. La sperimentazione durerà sei mesi e vedrà coinvolti fino a 150 dipendenti comunali.
Al fine di incentivare la mobilità alternativa e di ridurre così la congestione di macchine nelle ore di punta e l’inquinamento dell’aria, l’Amministrazione ha elaborato Bike to work: ai dipendenti che si recheranno al lavoro in bicicletta verranno assegnati dei rimborsi e incentivi in denaro su base chilometrica grazie ad un’app che traccerà il percorso svolto. I rimborsi saranno pari a 0,25 euro per ogni chilometro percorso nel tragitto casa-lavoro per un importo massimo di 2 euro al giorno e 20 euro al mese. Per incentivare la partecipazione è anche prevista una competizione su chi percorrerà più chilometri: i primi sette classificati otterranno un premio aggiuntivo da 20 a 50 euro.
Obiettivo collaterale è monitorare le strade a maggior flusso di bici, potendole filtrare per fasce orarie e periodo dell’anno, in modo tale da individuare le strade che necessitano di interventi di adeguamento per renderle fruibili e sicure alla mobilità dolce.
Per l’iniziativa sono stati stanziati 36 mila euro: una parte di questi saranno utilizzati per affidare ad un operatore esterno la realizzazione e la gestione del sistema dedicato al monitoraggio e alla certificazione dei chilometri percorsi, invece l’altra parte per l’erogazione dei premi economici.
Al progetto potranno partecipare fino a 150 dipendenti comunali, le cui domande saranno accettate – in ordine di iscrizione – fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Se la sperimentazione darà risposte positive sarà valutata la possibilità di estendere il progetto anche alla cittadinanza per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola.