Sicurezza

mercoledì 10 Maggio, 2023

Più sicurezza negli ospedali trentini con due presidi fissi della polizia

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La presenza delle forze dell’ordine verrà assicurata nei momenti di maggiore affluenza, anche nei giorni festivi

Da maggio più sicurezza negli ospedali di Trento e Rovereto, con due presidi fissi della polizia. A godere di questo rinforzo in termini di sicurezza sono i due maggiori ospedali del Trentino: Santa Chiara di Trento e Santa Maria del Carmine di Rovereto

Con l’obiettivo di garantire sempre più la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti che accedono ai locali del Pronto soccorso della Provincia, il Questore di Trento, Maurizio Improta, mercoledì 10 maggio ha ufficializzato il rafforzamento del presidio di sicurezza già presente all’interno dell’ospedale Santa Chiara e l’apertura, da lunedì 15, del posto di polizia
all’interno a quello di Rovereto.

La presenza delle forze dell’ordine verrà assicurata nei momenti di maggiore affluenza, anche nei giorni festivi. L’iniziativa scaturisce dalle istanze di potenziamento e attivazione di presidi di sicurezza nelle maggiori strutture ospedaliere avanzate dai rappresentanti del mondo sanitario.

Proprio con l’obiettivo di ridurre il rischio delle aggressioni ai sanitari che recentemente sono state registrate, il Ministro dell’Interno, in sinergia con quello della Salute, ha proposto un piano di rafforzamento dei posti di polizia e Trento è già pronta.

L’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana e i rappresentanti dell’Azienda provinciale Sanitaria di Trento hanno dato voce anche in questa provincia alla richiesta di maggior sicurezza nei punti di accesso agli ospedali sopra detti, è stato possibile l’incremento del personale presso il posto di Polizia di Trento e l’attivazione dello stesso a Rovereto. Il loro contributo, accolto e reso concreto dal questore Improta, si è tradotto nell’individuazione e fornitura dei luoghi da adibire ai presidi di sicurezza in questione, oltre a impulso effettivo per l’incremento del personale.

La stretta collaborazione con il personale di turno in Pronto soccorso e l’immediata condivisione di eventuali criticità diventa così l’ulteriore tutela e garanzia per i pazienti e per gli operatori del pronto Soccorso del territorio.