le reazioni
venerdì 17 Maggio, 2024
di Benedetta Centin
Il conto alla rovescia è iniziato. Parenti e amici più stretti di Chico Forti non vogliono esporsi più di tanto, che se ne parli troppo, per la delicatezza della fase e anche un po’ per scaramanzia, ma gioiscono. Eccome se lo fanno (e le dita rimangono incrociate). Sono quanto mai coscienti che «fino a questo punto non si era mai arrivati. E da qui non si torna indietro: ora Chico non può che tornare in Italia e noi non vediamo l’ora di riaverlo qui, seppure in carcere» fanno sapere. «Per me ora comincia la rinascita» le parole di Forti a persone a lui vicine poco prima del suo trasferimento, per il quale si è detto «molto positivo». A gioire, stando però lontano dai riflettori, è soprattutto mamma Maria Loner Forti, 96 anni, che solo poche settimane fa aveva confidato: «Il mio sogno lungo 24 anni, quello di riabbracciare Chico, finalmente si avvererà: sono felicissima. Il miracolo si sta compiendo». E anche sui social sono in tanti in queste ad esultare alla notizia che l’iter per l’estradizione del trentino sta proseguendo spedito.
Lo zio Gianni: «Fase delicata»
Lo zio di Chico, Gianni Forti, che da quasi un quarto di secolo si è battuto in prima linea per il parente — «e ho fatto bene a non mollare» ha confessato di recente— si limita a poche parole. Ma impossibile non percepire la sua emozione per quel traguardo che sembra sempre più vicino. «Manteniamo il più assoluto riserbo e riservatezza per la delicatezza di quest’ultima fase. La nostra grande speranza è che i tempi siano brevi» ha confidato. Insomma, poche dichiarazioni da parte dello zio fino a quando il nipote non rimetterà piede in Italia.
E da quanto trapela potrebbe essere questione di davvero poche, pochissime settimane, per organizzare il viaggio che lo riporterà nel suo Paese. «Senza azzardi possiamo ipotizzare che il rientro di Chico avverrà entro giugno» trapela dalla cerchia di amici più stretti.
Moggio: «Tempi rapidi»
«Il secondo passaggio molto importante e delicato è stato fatto, noi siamo molto contenti, abbiamo appreso la notizia con sollievo e diamo atto con piacere come tutto sia avvenuto in tempi rapidi» commenta Lorenzo Moggio, presidente del comitato «Una chance per Chico», amico fraterno e di lunga data di Forti. L’ex campione di surf gli ha scritto solo pochi giorni fa, precisamente martedì. «Non abbiamo affrontato l’argomento ma si può capire che è contento e non vede l’ora di tornare» racconta Moggio. E allora, quando rimetterà piede qui, Chico di sogni da realizzare ne ha. Pur rimanendo recluso in un carcere. «Sogna da anni di mangiare di nuovo i canederli, glieli porterò anche io, ho studiato la ricetta» sorride l’amico. Un piatto, quello dei canederli, che l’ex produttore televisivo trentino spera di poter farsi cucinare anche da mamma Maria.
Il legale Radice: «C’è ottimismo»
A far parte del comitato anche l’avvocato Andrea Radice, al contempo consulente della famiglia Forti. «In due mesi, dopo l’annuncio della premier Giorgia Meloni, sono stati realizzati due step importanti. Siamo fiduciosi che il procedimento si concluda in tempi brevi – le sue parole – C’è un moderato ottimismo ma l’esperienza insegna che bisogna attendere. È chiaro che la notizia del trasferimento di Chico è positiva: siamo contenti di questo ulteriore passaggio per portare avanti l’iter, per poterlo riavere più vicino a noi».