teatro
giovedì 6 Febbraio, 2025
di Jessica Pellegrino
Poesia che si fa teatro ed ancora riflessioni e spettacoli in grado di far riflettere e divertire. È un ventaglio ricco di opportunità quello che si apre per gli amanti di arte e cultura nel weekend ormai alle porte.
Partiamo dunque dalla proposta del Teatro Sociale che, da giovedì a domenica, vede protagonista l’opera con cui Robert Wilson rende omaggio a Fernando con Pessoa.
Si tratta di “Pessoa – Since I’ve been me” una pièce grazie alla quale il leggendario regista e drammaturgo statunitense omaggia il poeta portoghese con uno spettacolo di straordinario respiro internazionale.
Sul palco tanti artisti, tra cui l’attrice Maria de Medeiros, evocano le varie atmosfere delle opere dell’artista utilizzando lingue diverse che si rispecchiano anche nelle diverse provenienze del cast: è portoghese Maria de Medeiros, volto conosciutissimo di cinema e teatro mentre è brasiliano Rodrigo Ferreira. Sono franco-brasiliane le origini di Janaína Suaudeau e ancora francesi ed africane quelle di Aline Belibi. Italiana è Sofia Menci mentre italiano di lunga residenza francese è Gianfranco Poddighe. A chiudere il cerchio c’è anche l’italo-albanese Klaus Martini.
A garantire la fruibilità dell’opera stessa però ci sono i sovratitoli in italiano grazie a cui il pubblico viene accompagnato a scoprire i tanti “personaggi” che Pessoa incarnava.
Lo spettacolo è in replica giovedì e venerdì alle 20:30, sabato alle 18 e domenica alle 16. Inoltre, ad anticipare l’evento di venerdì, alle 17:30, c’è anche il Foyer del Teatro che permette di dialogare, guidati dalla professoressa Elsa Henriques Rita dos Santos dell’Università degli Studi di Trento, con il cast dello spettacolo.
Venerdì, dalle 20:45, la Grande Stagione del Teatro di Villazzano alza il sipario su “L’amore ci vede doppio” di Andrea Bizzarri ovvero una commedia romantica, dai tempi serrati e dal sapore squisitamente comico, per ridere di situazioni imprevedibili e riflettere su quella vita in più che tutti, almeno una volta, hanno fantasticato di vivere. Accanto a Bizzarri ci sono Ramona Gargano e Giuseppe Abramo pronti a condividere con gli spettatori la storia di Emma, una donna decisa, intraprendente, con una situazione sentimentale volutamente instabile e quella di Tommaso che, assorbito in pieno dalla routine lavorativa, non sa come uscire da quel pantano che è la sua vita.
Per qualche secondo si trovano allo stesso tavolino del bar. Poi, lui racimola le sue cose e, mentre fa per andare, un pensiero gli nasce quasi per gioco: se adesso facesse il primo passo, e se lei ricambiasse, come sarebbe la sua vita con quella sconosciuta? Da qui inizia un viaggio funambolico fatto di approcci goffi, amici invadenti, matrimoni disastrosi, sognanti serate al karaoke, fino a scoprire che, magicamente, ciascuno ha donato qualcosa all’altro. Solo una cosa resta da scoprire: lui, quel passo, l’ha fatto veramente, o è rimasto soltanto un gioco?
È un’ode invece al tuffarsi ed al credere nei propri sogni “Il calamaro gigante”, opera in cartellone sabato e domenica alle 20:30 all’Auditorium di Trento. Spazio ad uno spettacolo che si propone come un approccio vitalistico e coraggioso alla propria vita ed a quella dell’ambiente interpretato da Angela Finocchiaro e Bruno Stori.
In scena c’è la vita di Angela, assurda e incomprensibile, come quella di ognuno di noi. Da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l’hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola, e non va né su né giù. Oggi più che mai: tornava a Milano per la cena dell’ufficio, ma il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda verso Roncobilaccio. Angela maledice tutta quella gente, maledice pure il mare da cui tornano. E ha ancora la bocca aperta, quando un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita.
In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo, e in comune hanno solo di non sapere come sono finiti lì. Così inizia il loro viaggio, che onda dopo onda li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che invece hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia.
Non mancano poi le proposte per le famiglie. Grandi e piccini sono i protagonisti del pomeriggio di sabato, al Teatro San Marco di Trento. Dalle 16:30 la Compagnia dei Somari presenta “Amici impossibili”: la storia di una strana amicizia. Non conoscendo le regole che dovrebbero renderli nemici, un giovane lupo e un piccolo coniglio, contro tutte le probabilità, diventano migliori amici. L’amicizia è per entrambi un’occasione meravigliosa per crescere, conoscere ed imparare.
Diventano grandi insieme, giocando a volte a “chi ha paura del lupo”, a volte a “chi ha paura del coniglio”. Fino al giorno in cui il gioco sfugge al loro controllo e il coniglietto si spaventa così tanto, che decide di non uscire più di casa.
Il suo amico, triste e solo, intraprende un viaggio verso la montagna, dove anche lui imparerà a conoscere la paura. L’amicizia e la differenza, la paura e la coscienza di sé, i pregiudizi che ci impediscono di fare incontri importanti, sono le riflessioni che nascono da questo lavoro, delicato e profondo, che parla dritto al cuore del pubblico bambino.
Teatro e musica si incontrano, sempre sabato, alla Sala Filarmonica di Rovereto dove, alle 17:30 viene proposto “Children’s Corner. L’angolo di Gianni Rodari”. Le note del Trio Synchordia – composto Alessandra Aitini al flauto, Lorenzo Lombardo alla viola e Federica Mancini all’arpa – si intersecano alle parole di Michele Pirani proiettando l’immaginazione e le emozioni al di là del testo.
Se le Favole al Telefono nacquero dalla fantasia del Ragionier Bianchi per far addormentare ogni sera, seppur per telefono, la figlioletta che proprio non voleva saperne di addormentarsi senza una storia della buonanotte, così la suite Children’s Corner riporta la dedica di Claude Debussy alla figlia Claude-Emma, detta Chouchou. Ed allo stesso modo Album für die Jugend fu composto da Robert Schumann per le sue tre figlie.
Domenica, alle 16:30, il Teatro Parrocchiale di Olle ospita “Secondo Pinocchio” della Compagnia Burambò. Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli interpretano alcune delle vicende salienti del romanzo originale di Collodi attraverso l’utilizzo di diversi espedienti teatrali.
In primis, la finzione… che è scenicamente dichiarata. Pinocchio, legato al collo da una catena, ulula al pari di un cane. Alle sue spalle il burattinaio lo libera ricordandogli che la scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione.
Infine, alle 16 di domenica all’Auditorium di Lavis c’è “La principessa rapita” di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj. Qui il racconto è affidato principalmente, ma non solo, ai corpi, alle parole e alla musica. Pronti a calcare il palco sono infatti un giovane conte svampito e diseredato ed il suo fido servitore, impegnato più a cantare e a tiranneggiare che a servire il suo padrone. Pericoli, una bellissima principessa da sposare e castelli misteriosi sono alcuni degli ingredienti principali di questa proposta con tanto di colpi di scena, colpi di fulmine e tante risate.
film
di Redazione
Il film di Maura Delpero è stata la punta di diamante di tante pellicole che portano lustro al Trentino. Importante l’impegno «dietro le quinte», così come le ricadute sul territorio