Elezioni 2023
sabato 15 Aprile, 2023
di Paolo Trentini
Marco Pilati e Manolo Fumanelli escono dal Patt. I due consiglieri comunali di minoranza di Avio hanno dato le dimissioni dal partito autonomista e con loro tutti i componenti della sezione aviense per formare il gruppo “Autonomisti per Avio e Frazioni”. Una fuoriuscita di massa che avviene all’indomani della scelta dei vertici delle “stelle alpine” di appoggiare la candidatura di Maurizio Fugatti alle prossime elezioni provinciali. Un avvicinamento alla destra che secondo i dimissionari ha tradito l’anima autonomista del gruppo politico che scuote la politica locale di un paese dove il Patt ha una lunga tradizione, ma che potrebbe anche scatenare un effetto domino nelle altre sezioni locali della provincia: «Una decisione sofferta – fanno sapere dalla sezione del Patt aviense – ma che ha visto tutti i membri convinti nel dire un chiaro e deciso no alle attività portate avanti dalla direzione del partito a seguito del congresso della primavera scorsa in quel di Pergine. Si doveva costruire un’alternativa alla maggioranza che dal 2018 governa in malo modo il nostro amato Trentino, così come sostenevano i vari oratori che si sono alternati sul palco perginese, ma purtroppo si è constatato che dal giorno dopo la kermesse congressuale è iniziato un percorso di avvicinamento al centrodestra, palesatosi inizialmente con le scelte scellerate fatte per le elezioni politiche dell’autunno scorso e, infine, culminate con l’accordo tecnico tra il Patt e l’attuale governatore Maurizio Fugatti, che di sicuro ha fatto rivoltare nella tomba tanti autonomisti che hanno creduto e dedicato molto del loro tempo a questo, per noi, ormai ex partito autonomista.
Ex perché oltre al fatto che un accordo con la Lega salviniana, ormai da anni diventata sostanzialmente un partito di destra nazionalista e sovranista, è già di per se una scelta scandalosa per un partito che si dichiara autonomista e per tanto contro ogni forma di statalismo e centralismo. La direzione del Patt a nostro avviso ha preso un abbaglio gigantesco nel proporre e far approvare un accordo tecnico con Fugatti, accordo che prevede la presenza del Patt in maggioranza e in giunta anche se, come molto probabilmente accadrà, Fdi entrerà nella coalizione che supporterà il candidato leghista all’appuntamento elettorale di ottobre. Ovvero, in caso di vittoria di Fugatti, il Patt si troverà probabilmente in giunta, fianco a fianco con i nostalgici di Mussolini e di quel movimento politico-culturale che tanto male ha fatto alla nostra terra da Tolomei in poi. Per tali motivi i membri della nostra sezione, pur avendo partecipato con i propri rappresentanti alle numerose sedute del consiglio di partito, nelle quali il nostro delegato con diritto di voto Marco Pilati ha espresso in tutti i modi possibili le perplessità circa questo accordo che puzza tanto di scambio elettorale per poter prenotare qualche posto in giunta a favore di qualche membro della direzione, preso atto delle decisione assunta nell’ultimo consiglio di partito di confermare l’accordo con Fugatti, hanno deciso di non aderire più al Patt. Per quanto riguarda la rappresentanza in consiglio comunale ad Avio, i due consiglieri Marco Pilati e Manolo Fumanelli Manolo, nei prossimi giorni comunicheranno al presidente del consiglio il cambio del nominativo del proprio gruppo consiliare che diventerà “Autonomisti per Avio e Frazioni”. Si conclude così un ciclo politico che ha visto il Patt ottenere ottimi risultati ad Avio. Nelle elezioni comunali del 2015 ha quasi raddoppiato i voti rispetto alle precedenti consultazioni, portando in consiglio comunale due consiglieri comunali, pur appoggiando un candidato sindaco risultato perdente, per poi correre da solo contro tutti nelle ultime elezioni comunali del 2020, riuscendo ad arrivare contro ogni pronostico al ballottaggio con il candidato del centrodestra a trazione leghista, facendo diventare il Patt il primo partito da Avio dopo decenni e sfiorando infine il colpo grosso di eleggere il sindaco con una sola lista, sfida persa per poco più di 60 voti».
il caso
di Redazione
L'uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump ha commentato su X la notizia della sospensione della convalida del trattenimento dei 7 migranti nel Cpr di Gjader. Salvini gli fa eco: «Un danno per la sicurezza e il portafoglio degli italiani».