Il caso

giovedì 21 Marzo, 2024

Ponte Arche, con un blitz montata l’antenna di 29 metri

di

Il sindaco Zambotti contro l’Asuc di Stenico: «Hanno pensato solo ai soldi. La società proprietaria dell’impianto non ci ha risposto»

Sino a ieri mattina, arrivando a Ponte Arche, la prima cosa che rapiva gli occhi era il parco termale. Da ieri, appunto, c’è una novità: ventinove metri di antenna che dominano il centro termale dalla località al Mas. Di fatto visibile da ogni angolo del paese, con buona pace della «Valle Salus» e del marketing annesso.
Vero, tutte le autorizzazioni erano già nero su bianco, ma la tempistica – a poche ore dal consiglio comunale e a cinque giorni dall’incontro pubblico – ha fatto pensare ad un vero e proprio blitz da parte di Zefiro Net, la joint venture tra Wind Tre e Iliad che ha ottenuto dalla Provincia l’autorizzazione per posizionare l’antenna su un terreno preso in affitto dall’Asuc di Stenico. La speranza, anche alla luce della sollevazione popolare, era che Zefiro Net (società nata in tempi recenti proprio per realizzare opere per le telecomunicazioni in aree rurali) si prendesse un attimo di pausa per lasciare spazio a qualche ragionamento con il territorio. Pura illusione.
Ieri le chat dei residenti di Ponte Arche sono impazzite, con le foto dei lavori in corso che viaggiavano da uno smartphone all’altro alla velocità della luce, in un crescendo di rabbia e incredulità.
«Se non trovano una soluzione, mi dimetto», tuona Roberto Filippi, presidente del cda delle Terme. «Se Servizi della Provincia, Asuc e Comune di Stenico non hanno una minima considerazione per il territorio – prosegue Filippi – inutile star qui ad investire sul termalismo. Questa antenna rappresenta un danno per le Terme e per l’intero territorio. Vero che gli uffici provinciali hanno cercato di correre ai ripari quando si è capito cos’è stato fatto, ma dovevano pensarci prima: l’iter autorizzativo è stato troppo veloce e superficiale». Il disappunto è indirizzato anche verso la sindaca di Stenico Monica Mattevi, visto che l’opera ricade sul territorio amministrato dalla sua giunta. A suo tempo Mattevi ha chiarito che l’unico passaggio di competenza del Comune di Stenico era la conformità urbanistica, firmata il 5 dicembre scorso. All’epoca – questa la contestazione che viene mossa in termini di rapporti fra territori – Mattevi era ancora presidente dell’Assemblea termale: le dimissioni, infatti, sono arrivate pochi giorni dopo quella firma.
Non nasconde il dispiacere il sindaco Fabio Zambotti: «Volevamo aprire un dialogo con l’azienda, li abbiamo cercati ma non hanno dato la disponibilità. Noi però non ci arrendiamo – afferma battagliero Zambotti – perché quell’antenna è davvero stata posizionata nel posto peggiore». Il sindaco punta il dito contro l’Asuc di Stenico: «Hanno pensato solo ai soldi, fregandosene di tutti».
Nel mirino, dunque, c’è Gianfranco Pederzolli, che non solo è presidente dell’Asuc di Stenico, ma guida anche la Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria, realtà che ha nel suo dna proprio la tutela ambientale dell’area. «Siamo tutti basiti – tuona Michela Alimonta, portavoce dell’associazione Fare un paese – vero che c’erano le autorizzazioni, ma questo modo di operare dimostra una totale noncuranza». Alimonta se la prende poi con l’Asuc: «Avremo un incontro sabato, vorrei sapere cosa ci dirà Pederzolli: non si capisce come possa la persona che ha la responsabilità della presidenza della Biosfera Unesco permettere l’installazione di un’antenna di quelle dimensioni in un luogo così impattante dal punto di vista paesaggistico. Quello che è stato fatto è un insulto ad un paese che ha cercato di darsi un certo tipo di destinazione turistica. Un enorme danno di immagine», conclude amara Alimonta.
Tanja Guetti, presidente dell’Asat locale, è incredula: «Parliamo di Valle Salus e poi piazzano un’antenna sopra il paese, sul terreno di un’Asuc guidata da chi è anche presidente della Biosfera Unesco. Incredibile. Avevamo chiesto di spostarla almeno di un chilometro, le alternative c’erano, non c’è stata la volontà».
Nella sera di giovedì (21 marzo), alle 20.30, è in programma il consiglio comunale di Comano Terme. Nell’ordine del giorno è stata inserita anche la discussione sull’antenna: certo, era stato fatto prima ancora del posizionamento, la seduta dunque assumerà un sapore del tutto diverso. Lunedì prossimo, invece, è in programma un incontro pubblico. Che a questo punto si preannuncia davvero incandescente.