L'evento
sabato 14 Settembre, 2024
di Simone Casciano
La pioggia non è stata l’unica sorpresa, imprevista, del primo giorno di festival per gli organizzatori di Poplar. Si perché giovedì sera, il giorno dopo la conferenza stampa con cui il consigliere comunale di fratelli d’Italia Merler lanciava un «j’accuse» al festival, e dopo aver passato la giornata a preparare il Doss Trento per le esibizioni degli artisti, gli organizzatori si sono trovati davanti i membri della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.
Controllo a sorpresa
Va chiarito subito che i controlli e le prescrizioni di sicurezza erano già state fatte prima dell’inizio del festival come da prassi e per apprestare l’area al meglio secondo le indicazioni provinciali. La commissione ha quindi voluto fare un controllo extra, un di più rispetto ai sopralluoghi già effettuati. Una cosa decisa nella serata di giovedì, così, circa alle 21, i membri della commissione sono arrivati sul Doss Trento e vi si sono trattenuti fino a circa le 23. Un controllo scrupoloso che è terminato senza che venissero sollevate problematicità rilevanti. Il rischio zero non esiste mai in nessun evento pubblico, ma chi ha verificato l’organizzazione di Poplar ha fiducia che ci siano tutti i presupposti per un festival in piena sicurezza. Del resto la capienza prevista, 3.500 posti, è ampiamente compatibile con la grandezza dell’area in cui si svolge il concerto. L’unica prescrizione di rilievo fatta agli organizzatori sarebbe stata quella di aumentare, di qualche unità, il numero di addetti alla sicurezza durante i concerti.
I concerti
Chissà se per gli organizzatori giovedì lo spavento più grande lo ha causato la pioggia oppure l’inattesa ispezione. Fatto sta che è tutto andato bene. La pioggia ha smesso di cadere e gli ispettori se ne sono andati soddisfatti. L’attenzione se la sono presa allora gli artisti arrivati per esibirsi davanti ad una folla entusiasta di più di 3mila giovani. Giovedì è stata la serata tematicamente dedicata al rap e alle sonorità urban. Molti gli artisti che si sono avvicendanti sul palco. Kid Yugi, enfant prodige della scena rap italiana, è tornato a Poplar ad un anno di distanza con un nuovo disco ma la stessa attitudine di strada capace di scaldare i giovani anche in una notte quantomeno fresca come quella di giovedì. La serata ha raggiunto il suo picco con l’esibizione di Yung Lean, uno degli artisti di punta di questa edizione di Poplar. Il rapper e cantante svedese ha portato sul palco del Doss Trento le sue sonorità e le sue tracce migliori per la gioia delle migliaia di fan che hanno partecipato.
Spazio all’elettronica
La seconda serata di Poplar è corrisposta con il secondo bagno di folla. Venerdì è stato il giorno perfetto per chi ama ballare e dimenarsi, meglio ancora se lo si può fare nella scenografia suggestiva del Doss Trento con tutta la città a regalare un colpo d’occhio unico all’evento. Per la serata elettronica gli organizzatori hanno selezionato una scaletta di artisti eclettici e di grido. Dalle 21 è cominciata l’esibizione di Sofia Kourtesis, seguita poi dai Mount Kimbie e da Fuera. Il pezzo forte è arrivato alle 23.30 quando sul palco di Poplar è salito Apparat, uno dei dj e producer più famosi e iconici della scena elettronica contemporanea. Il compito di portare i partecipanti fino al termine della notte è spettato poi a Whitemary e alla fine a OkGiorgio che già si era occupato, con successo, dell’after party di Utopia, l’evento realizzato dagli organizzatori di Poplar negli spazi del Mart il primo giugno scorso.