Arco

mercoledì 9 Agosto, 2023

Prabi, il nuovo Aquapark è un successo: code e numeri alle stelle per il primo mese di esercizio

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In 30 giorni, 14 mila ingressi: alla vecchia piscina, 19 mila in tutta la stagione
Prabi, nuovo Aquapark

Quattordicimila: tanti sono i biglietti staccati per entrare al nuovo Aquapark di Prabi nel primo mese di esercizio. Inaugurato il 7 luglio scorso, l’impianto natatorio di proprietà di Amsa, la società in house del Comune di Arco, ha fatto registrare una media di 440 ingressi giornalieri con picchi, in alcuni giorni, tali da costringere gli utenti a fare la fila in attesa che qualcuno se ne andasse. Lo scorso anno la vecchia struttura aveva totalizzato 19mila ingressi in tutta la stagione, da fine maggio a metà settembre. La vasca da cinquanta metri, per il mantenimento della quale erano nati comitati che avevano tentato fino all’ultimo di scongiurare l’ipotesi di abbattimento, è già un pallido ricordo: l’apprezzamento dimostrato dall’utenza è stato tale da aver cancellato in un solo mese tutte le polemiche accumulatesi durante gli otto mesi di lavori che hanno cambiato totalmente la piscina di Prabi. «Siamo più che soddisfatti – ha dichiarato il presidente di Amsa Renato Veronesi – sia perché i lavori si sono conclusi entro i tempi previsti, e di questo ringraziamo tutti i protagonisti, sia perché i numeri fatti registrare sono stati davvero importanti, tali da avvalorare la positività di una scelta condivisa con l’amministrazione comunale». Positivi anche i riscontri presso l’attigua Spaghetti House, il ristorante aperto da Camillo Rezzaghi per offrire supporto e servizi ai bagnanti: «Mi è stato confermato che i numeri sono più che soddisfacenti – ha proseguito il presidente Veronesi – dunque, al momento, possiamo spingerci a dire che si è trattato di un grande successo». Sette milioni di euro, all’incirca, il costo complessivo dell’operazione, che Amsa ha affrontato investendo in parte risorse a sua disposizione e accendendo un mutuo importante per la parte non coperta. Tuttavia i rapporti con l’amministrazione comunale sono continui e costanti e si sta ragionando, come peraltro ha annunciato il sindaco Alessandro Betta nel corso della recente seduta del consiglio comunale, su ipotesi alternative: aumentare il capitale della società investendo parte dell’avanzo di bilancio registrato lo scorso anno oppure anticipare le somme necessarie facendosele restituire a tassi di interesse convenienti. Si tratta di ragionamenti che si concretizzeranno al più presto al termine della stagione corrente, che nelle intenzioni di Amsa dovrebbe durare fino alla fine di ottobre, in coincidenza con la chiusura del campeggio, visto che l’acqua è riscaldabile. Lo stesso vale per il costo dei biglietti, che il Comune ha fissato a quote più basse rispetto a quelle proposte dal consiglio di amministrazione della società: le tariffe vengono elaborate in base alla previsione di abbattimento dei costi di esercizio. Tuttavia il Comune, che ha in essere un contratto di esercizio con Amsa, ha rilevato la valenza pubblica e ha ritenuto opportuno livellare verso il basso il costo dei biglietti, impegnandosi però ad intervenire per coprire parte delle uscite. Se l’aquapark di Prabi potrà diventare la struttura sovracomunale di cui tanto si invoca la realizzazione nell’alto Garda non è dato al momento a sapersi: «Amsa di Arco e Apm di Riva sono state incaricate ufficialmente dalle due amministrazioni di elaborare una proposta concreta in merito – ha precisato Veronesi – e finché non ci giungerà la richiesta di sospendere tale lavoro perché tutti i sindaci altogardesani hanno ritenuto opportuno concentrare i loro sforzi sull’impianto di Prabi, noi continueremo a lavorare alla ricerca di una localizzazione adeguata. Al momento siamo in fase avanzata del lavoro. Se però si decidesse di trasformare Prabi nell’impianto sovracomunale sarebbero necessari alcuni ragionamenti di carattere tecnico e urbanistico». Nello specifico una modifica al piano regolatore, la realizzazione di un vallo tomo per garantire la sicurezza dell’area di eventuale ampliamento e la ricerca di una soluzione pragmatica al problema parcheggi, che, come ha segnalato il vice presidente Renato Miorelli, già oggi faticano a reggere le richieste. Gli unici lavori al momento previsti sono quelli che verranno svolti nel prossimo inverno, quando verrà ampliato lo spazio verde a disposizione degli ospiti con l’eliminazione del campo da beach volley. In attesa, ovviamente, che i sindaci si pronuncino.