Elezioni 2023
sabato 2 Settembre, 2023
di Donatello Baldo
Le liste a sostegno di Sergio Divina saranno tre, forse quattro. Ieri la presentazione della prima, «Noi con Divina Presidente». «All’inizio questa lista era nata come Lista pensionati, per rappresentare quella che è forse la realtà più debole della società», afferma Divina. Che però aggiunge: «Queste persone, questi nonni, hanno sulle spalle intere famiglie, e si stanno impoverendo perché il costo della vita aumenta e le pensioni restano sempre uguali».
La platea di ieri che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione era infatti piuttosto agée: «Lista Divina, non pensionati che pareva brutto. Una lista in mio appoggio che però vuole porre il tema. Pensate che vogliono inserire i redditi da sussidio ai fini Icef, escludendo di fatto molti anziani dai benefici. Si fa cassa sui più deboli». E sul tema della denatalità: «Non bastano le parole, bisogna agire. Ma pere evitare che si debbano importare lavoratori da fuori si devono mettere le famiglie nella condizione di fare figli, dando un futuro a queste famiglie».
Divina spiega poi che il motivo della sua discesa in campo è per dare l’opportunità all’elettorato di poter scegliere un’alternativa: «A questo governo provinciale. Molti che hanno votato cinque anni fa il centro destra, la Lega e Fugatti, oggi non farebbero la stessa scelte. E chiedono a noi di dare loro una nuova opportunità. Una sollecitazione arrivata da molte parti, da molto tempo». Fosse per lui, avrebbe già dato: «Non solo io che dalla politica ho avuto già tutto (consigliere provinciale, senatore della Repubblica, ndr), anche molti altri nostri candidati la loro vita lavorativa l’hanno già conclusa. Ma abbiamo sentito il dovere di metterci in gioco, per il Trentino». Di più: «Per far tornare il Trentino in buone mani».
Ora è nelle mani di Fugatti, di cui Divina non sembra avere la minima stima: «La gente non vuole un Fugatti bis, vuole una nuova classe politica e compito nostro è traghettarla». Per l’ex senatore, ora candidato presidente, «il Trentino in questi anni non è finito in buone mani»: «Tutti giudicano questa come la classe più disastrata che abbia mai visto i Trentino. Questi hanno imposto il loro governo, interpretando l’amministrazione come il comando, ma il governo della Provincia è cosa seria e non si fa con imperio e arroganza». E accusa: «Prendiamo l’esempio della sanità, da eccellenza è diventata un fuggi fuggi di professionisti, e non possiamo permetterci di andare vanti così».
Capolista della Lista Divina Presidente sarà Vittorio Bridi, leghista della prima ora, ma allo stesso tempo «diviniano» di ferro che ha seguito l’ex senatore anche nello strappo con il Carroccio. vicepresidente del Consiglio comunale di Trento, è persona nota in città: «Sopratutto una persona di grande esperienza, di grande umanità e umiltà. Persona — aggiunge — tra le più amate del capoluogo, che ha sempre vissuto tra la gente, che della gente capisce i problemi e che li saprà portare all’attenzione delle istituzioni».
Bridi spiega che «questa iniziativa non è fine a se stessa, che il movimento che si è costruito attorno a Sergio Divina proseguirà anche oltre le elezioni provinciali, per guardare anche alle prossime elezioni comunali».
In lista ci saranno, tra gli altri, anche Pietro Marconi, ex generale dell’Esercito, la giornalista Daniela Fronza e Raffaele Mezzani, così presentato: «Noto pianista, pilota d’aereo, paracadutista provetto ed esperto di arti marziali». Che però ieri era assente: «Problemi di salute — spiega Divina — e a lui va il nostro augurio di una prontissima guarigione».
A fianco di Bridi e di Divina anche il consigliere provinciale, anche lui ex Lega, Ivano Job. Sarà candidato — con l’ex grillino e consigliere comunale eletto con Onda Andrea Maschio — nell’altra lista a sostengo dell’ex senatore, Alternativa Popolare. A cui si aggiunge la lista presentata ieri, quella del Presidente, e quella dei giovani. Potrebbe poi aggiungersi un’ulteriore lista, quella autonomista.
il caso
di Redazione
L'uomo più ricco del mondo e principale finanziatore di Trump ha commentato su X la notizia della sospensione della convalida del trattenimento dei 7 migranti nel Cpr di Gjader. Salvini gli fa eco: «Un danno per la sicurezza e il portafoglio degli italiani».