L'iniziativa

mercoledì 29 Novembre, 2023

Presentato il CalendEsercito 2024: «Per l’Italia, sempre»

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Nel corso della presentazione celebrato l'impegno delle forze armate durante l'occupazione nazifascista

«Per voi, per l’Italia, sempre». Questo il grido di guerra dei soldati italiani che hanno servito la Patria, con lealtà e coraggio, prima e dopo l’8 settembre 1943, onorando il Giuramento prestato. Il CalendEsercito 2024, dal titolo «Per l’Italia sempre», rende omaggio ad alcuni Ufficiali, Sottufficiali e Soldati, insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare per atti eroici compiuti dopo l’armistizio, che si sono particolarmente distinti anche nel periodo precedente. Il Calendario, licenziato da Difesa Servizi, la partecipata del Ministero della Difesa, è acquistabile presso i 250 punti vendita di Giunti Editore. La ventisettesima edizione, presentata ieri alle Gallerie di Piedicastello, realizzata grazie alla collaborazione con i partner istituzionali Leonardo S.p.A, IDV e Beretta, contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E). Uno spaccato della storia dell’Esercito Italiano, per reiterare la memoria attiva, come strumento per comprendere il presente. «Il CalendEsercito 2024 è la prosecuzione ideale del calendario dello scorso anno, in cui veniva raccontato il ruolo della Forza Armata nella Liberazione, in occasione dell’ottantesimo anniversario di quegli eventi, in particolare nelle settimane che seguirono l’armistizio, quando i soldati italiani continuarono a combattere per contrastare l’aggressione tedesca», ha esordito il Colonnello Riccardo Cristoni del Comando Truppe Alpine. Dal 22 aprile scorso, la Fondazione Museo Storico del Trentino, sede del Museo Nazionale degli Alpini, ospita la mostra «La Seconda Guerra Mondiale. L’esperienza trentina». Un’iniziativa parte di un percorso rivolto alle scuole secondarie, tra cui la quinta G del liceo Rosmini di Trento. Tra i protagonisti dell’opera, il soldato Renato Del Din, che la sorella Paola, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha ricordato in un video realizzato il 22 agosto, in occasione del suo centesimo compleanno. «Quando è tornato a casa il 12 settembre ha detto: ho deciso di tenere fede al giuramento alla patria, io ero decisamente d’accordo con lui. Con tutto quello che l’Italia aveva passato, non potevamo rinunciare a fare qualcosa», ha raccontato Del Din. «Tutto l’esercito ha fatto la sua parte», ha poi ricordato. «L’8 settembre 1943 per lungo tempo ha avuto un’accezione esclusivamente negativa, si aveva una certa riluttanza a ricordarlo, perché rappresentava un momento di grande fragilità e disorientamento», ha affermato Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino. Una pagina tra le più buie della storia nazionale, ma anche «un momento decisivo affinché, alimentati anche dal Giuramento e dal vincolo che molti Ufficiali avevano esplicitato entrando nelle Forze Armate, in quel momento c’è stata l’energia, la capacità di scegliere da che parte stare», ha sottolineato Ferrandi. «Ricordiamoci che l’Esercito e le Forze Armate sono un’istituzione, un’articolazione della nostra Repubblica, non riduciamolo ad un aspetto retorico», ha poi aggiunto.