Gli interventi

venerdì 21 Febbraio, 2025

Prevenzione contro il pericolo alluvioni: ecco gli interventi sul fiume Adige. In corso il taglio della vegetazione

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Gli interventi relativi al fiume Adige hanno coinvolto nell'inverno 2024/2025 circa 20 chilometri di alveo

La sicurezza delle comunità locali contro il pericolo alluvionale rimane una delle massime priorità per l’Amministrazione provinciale. Per questo motivo, come ogni anno, anche nel 2025 nel periodo invernale vengono effettuati i necessari tagli di vegetazione lungo le sponde di fiumi e torrenti a cura del personale del Servizio Bacini montani della Provincia autonoma di Trento, con il quale collaborano i colleghi del Servizio Foreste. «Gli interventi sono il frutto di anni di esperienza e professionalità. Vengono pianificati seguendo le linee guida del ‘Piano di gestione della vegetazione dell’Adige’ e le direttive del progetto ‘Trentino Ecological Network’ – spiega l’assessora provinciale alla difesa idrogeologica, Giulia Zanotelli -. È quindi inaccettabile e irrispettoso sentire parlare di devastazione quando questi lavori sono svolti con la massima attenzione, per garantire una chiara visibilità degli argini e prevenire potenziali pericoli. In particolare, il tratto del fiume vicino ai ponti, durante le piene, può configurare una situazione di grave rischio e richiede una gestione attenta della vegetazione. Con la sicurezza non si scherza».

Gli interventi relativi al fiume Adige hanno coinvolto nell’inverno 2024/2025 circa 20 chilometri di alveo. Questi interventi vengono compiuti da squadre del Servizio Bacini montani, con cui collaborano da alcuni anni squadre degli Uffici distrettuali forestali di Trento e di Rovereto-Riva. Il Servizio Bacini montani conta attualmente su un organico di centosessanta operai direttamente assunti, i quali garantiscono – sia nelle attività quotidiane che nelle emergenze di protezione civile – interventi tempestivi e altamente qualificati. Il tratto urbano del fiume, caratterizzato da un alveo molto stretto e canalizzato, richiede la rimozione della vegetazione erbacea e, ove necessario, di arbusti con diametro anche inferiore ai 10 centimetri.
Tutti gli interventi vengono di norma eseguiti – salvo eccezioni – nel periodo di riposo vegetativo (da metà autunno a fine inverno) per minimizzare l’impatto sull’avifauna, evitando interferenze con la nidificazione primaverile.