domenica 30 Aprile, 2023

Protesta animalista a casa di Fugatti: oggi Avio blindata

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Dalle 14 il sit-in piazza Conciliazione a Sabbionara. L'area presidiata dalle forze dell'ordine. Intanto il governatore afferma: «Abbatterei Jj4 domani, o il governo ci imposta un percorso di trasferimento o faremo la selezione»

La piazza principale sarà sgombra, di panchine e cestini ma anche di auto che non potranno transitare né parcheggiare, e ci saranno poliziotti, carabinieri e finanzieri con polizia locale di Trento ed Avio a presidiare tutta la zona. Sarà di fatto blindata la frazione di Sabbionara, ad Avio, quest’oggi in occasione del sit-in – preavvisato in questura a Trento – che vedrà scendere in piazza varie associazioni animaliste assieme al Partito Animalista Europeo, a difesa degli orsi e contro i decreti di abbattimento firmati dal Governatore Fugatti (che abita in zona). «Dalla parte dell’orso sempre! Presidio sotto casa di Fugatti» il titolo dell’iniziativa che si terrà in piazza Conciliazione dalle 14 alle 16. E sui social non mancano gli appelli a partecipare, annunciando centinaia di adesioni. «Giornata di lotta» e «Una marea di attivisti ad Avio contro chi vuole uccidere gli orsi, non mancare proprio tu» alcuni post. Il questore Maurizio Improta, venerdì ha preso parte al comitato di ordine e sicurezza pubblica assieme, tra gli altri, al sindaco di Trento e di Avio, e ha firmato un’ordinanza che prevede un servizio ad hoc, mettendo in campo tutte le forze dell’ordine e polizie locali. È stata emessa anche un’ordinanza per il divieto di transito e parcheggio nella piazza già da ieri pomeriggio. «Anche solo decidere di prendere sostanzialmente di mira l’abitazione di un politico e di un uomo delle istituzioni significa aver superato anche l’ultimo limite di decenza e di umanità» e, ancora, «è una chiara forma di minaccia» il commento alla manifestazione della consigliera provinciale Mara Dalzocchio, capogruppo Lega Salvini Trentino.
Diffida a Fugatti, Apss e forestali
Intanto il Partito Animalista europeo, dopo la terza querela, ha inviato un formale atto di diffida al presidente della Provincia, al direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari ed al comandante del Corpo forestale intimando l’immediata interruzione del provvedimento di abbattimento dell’orsa JJ4. E poi c’è Lav, che ha fatto ricorso anche contro l’ultimo decreto del Governatore, che insiste: «Fugatti è contrario al trasferimento di Jj4, vuole esibire la morte dell’orsa come trofeo di una vendetta personale. Fugatti – continua l’associazione animalista – è lo stesso che ha trasferito due orsi in altrettanti rifugi nel 2021» (l’orsa DJ3 portata in un parco in Germania, e M57 finito in Ungheria). Massimo Vitturi, responsabile Animali selvatici, ha ribadito: «Siamo pronti a trasferire in un rifugio all’estero Jj4 a nostre spese». Ancora, sempre Lav ha depositato in Procura a Trento e ai carabinieri una diffida alla Apps, l’Asl veterinaria locale, all’esecuzione di Jj4.
Veterinari sull’eutanasia
Sul tema dell’abbattimento dell’esemplare il presidente dell’ordine provinciale dei veterinari, Marco Ghedina, fa sapere: «Noi non siamo né favorevoli, né contrari, ci atteniamo al codice deontologico, è nel nostro giuramento farlo. Ora, non c’è pericolosità per l’orsa Jj4 e non sta soffrendo al Casteller e quindi al momento non è da abbattere, non ci sono le condizioni per effettuare l’eutanasia. Non rimane che attendere la decisione del Tar. Se un nostro collega dovesse procedere e si ravvisasse che l’eutanasia era del tutto inappropriata allora potrebbe essere aperto un fascicolo disciplinare nei suoi confronti».
Il presidente tira dritto
Fugatti, di suo, nel corso di un evento organizzato ieri dalla Scuola politica della Lega a Milano, ha detto: «J4 lo abbatterei domani mattina, se me lo lasciano fare». E poi: «O il governo ci dà delle vie d’uscita o altrimenti si deve fare come fanno in tutto il mondo: gli orsi pericolosi li abbattono appena aggrediscono una persona e per quelli in eccesso si fa una selezione. O il governo ci imposta un percorso di trasferimento o faremo la selezione». E ha rincarato: «In Italia si mette sullo stesso piano la vita di un animale a quella di una persona, siamo arrivati a questo. È bella la filosofia animalista», ma «non si può pretendere che si snaturino le nostre montagne perché c’è l’orso». Per il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, si può pensare sì «al trasferimento se ci sono le condizioni, al controllo delle nascite con la sterilizzazione delle femmine» ma «non è una cosa dall’oggi al domani, è un percorso che dobbiamo mettere in piedi e che durerà qualche anno».
L’appello social della Canalis
A schierarsi a fianco della Lav anche la showgirl Elisabetta Canalis. «Siamo tanti a non volere l’uccisione dell’orsa, innanzitutto perché al Presidente Fugatti è stata offerta una soluzione alternativa» le sue parole in un video sui social. «Il presidente con una nuova ordinanza vuole ostacolare quello che ha fatto il Tar finora» insiste la modella spiegando che uccidere l’orsa «non è soluzione» né «un bell’esempio dell’Italia e del Trentino».
Brambilla fa ricorso al decreto
Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha confermato di aver proceduto a «depositare il ricorso contro il decreto» di Fugatti. «Confidiamo che la magistratura voglia fermare l’abbattimento di JJ4 e mettere un freno a quell’ossessione di Fugatti verso gli orsi del Trentino, che vuole solo nascondere il fallimento della politica locale nel progetto di ripopolamento – dice Brambilla – JJ4 è rinchiusa e non può nuocere a nessuno. La sua uccisione non ha logica. Noi non ci fermeremo».