Stati Uniti
domenica 29 Gennaio, 2023
di Redazione
Proteste sono scoppiate in tutti gli Stati Uniti dopo che la polizia di Memphis ha diffuso il video dell’arresto e del pestaggio del 29enne afroamericano Tyre Nichols, da parte di 5 agenti. Ricoverato in ospedale per le gravi lesioni il 7 gennaio, il 29enne era deceduto tre giorni più tardi. Nelle immagini delle bodycam si vedono i poliziotti, tutti afroamericani, che inseguono e prendono a pugni Nichols, lo lasciano per terra appoggiato all’auto di pattuglia mentre lo aggrediscono. Gli agenti (Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Desmond Mills Jr., Emmitt Martin III e Justin Smith) sono stati licenziati dal dipartimento e accusati di omicidio di secondo grado, aggressione aggravata, rapimento aggravato, cattiva condotta ufficiale e oppressione da parte di un ufficiale. L’omicidio di secondo grado è punibile da 15 a 60 anni di carcere secondo la legge del Tennessee.
Le immagini agghiaccianti di un altro uomo di colore che muore per mano della polizia hanno risollevato polemiche sulla condotta delle forze dell’ordine. Manifestanti si sono riuniti per proteste, per lo più pacifiche, in diverse città, tra cui Memphis, dove hanno bloccato il ponte dell’Interstate 55 attraverso cui passa il traffico sul fiume Mississippi verso l’Arkansas. A Washington, decine di manifestanti si sono riunite a Lafayette Park, di fronte alla Casa Bianca e vicino a Black Lives Matter Plaza. Altri hanno bloccato il traffico urlando slogan per le strade di New York, Los Angeles e Portland, in Oregon. La famiglia di Nichols ha esortato a protestare pacificamente. «Non voglio che bruciamo la nostra città, distruggendo le strade, perché non è quello che mio figlio rappresentava», ha detto la madre RowVaughn Wells. Parlando alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden si è detto «molto preoccupato» per i metodi violenti e ha chiesto che le proteste rimangano pacifiche. Biden ha detto di aver parlato con la madre di Nichols e ha chiesto al Congresso di approvare il “George Floyd Justice in Policing Act”, proposta di legge che ha lo scopo di affrontare la cattiva condotta della polizia e l’uso eccessivo della forza. Il team legale della famiglia Nichols ha paragonato l’aggressione al pestaggio della polizia del 1991 di Rodney King, che innescò le rivolte di Los Angeles.
Le immagini lasciano pochi dubbi sulla condotta dei 5 agenti: Nichols viene bruscamente estratto dalla sua auto mentre lo si sente dire «non ho fatto niente, sto solo cercando di tornare a casa». Subito viene atterrato ma riesce a sottrarsi alla gragnuola di pugni e inizia una fuga. Nel frattempo sul posto giungono altri agenti che, dopo averlo inseguito e atterrato una seconda volta con l’ausilio di un taser, cominciano a picchiarlo selvaggiamente, con pugni, manganellate e calci.
Tutto ripreso da una telecamera di sicurezza della zona che mostra tre agenti che circondano Nichols mentre giace in strada tra le auto della polizia. Due lo tengono a terra mentre si muove, e un terzo sembra prenderlo a calci in testa. Nichols si accascia e viene preso a calci di nuovo. «Sto per picchiarti», lo avverte un agente poco primo che Nichols venga colpito sulla schiena con il manganello tre volte di seguito. Poi, mentre cerca di alzarsi sostenuto da due poliziotti, riceve una scarica di pugni al volto. A quel punto il 29enne crolla e viene preso a calci. Lo si sentirebbe invocare la madre come fece George Floyd, ucciso in seguito a un arresto a Minneapolis, in Minnesota, il 25 maggio 2020. Nessuno gli presta aiuto. Ci vogliono più di 20 minuti dopo che è stato picchiato prima che venga fornita assistenza medica, anche se due vigili del fuoco sono arrivati sulla scena con attrezzature mediche in 10 minuti.
I filmati sollevano interrogativi sulla possibile corresponsabilità di altri pubblici ufficiali accorsi sul posto. Il capo della polizia di Memphis, Cerelyn Davis ha confermato che «altri agenti sono sotto inchiesta» e lo sceriffo della contea di Shelby, Floyd Bonner, ha confermato che «sono stati sollevati dall’incarico in attesa dell’esito di un’indagine interna».