Crisi climatica

venerdì 11 Agosto, 2023

Protezione civile del Trentino, concluso il soccorso in Friuli la colonna si sposta in Slovenia

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Si chiude ufficialmente oggi l’intervento della Protezione civile trentina in Friuli Venezia Giulia, mentre prima dell’alba la Colonna mobile è partita alla volta della Slovenia. Fugatti: «Il Trentino dimostra con i fatti il proprio spirito solidaristico»

Il distretto di Mortegliano (Udine) era stato duramente colpito da una grandinata che aveva devastato tetti, finestre e autovetture e danneggiato i muri esterni di decine di strutture pubbliche e private. L’intervento in due turni di 80 Vigili del fuoco volontari e 17 del Corpo permanente, con il supporto logistico di 7 operatori del Servizio prevenzione rischi e Cue della Provincia autonoma di Trento, ha consentito di mettere in sicurezza 255 edifici in 9 giorni di lavoro: le operazioni – realizzate nell’ambito di un’operazione che ha visto coinvolti anche i colleghi altoatesini – consistevano nella copertura con guaine o teli di nylon e sacchi di sabbia dei tetti danneggiati da maxi-chicchi di grandine del peso di circa un chilogrammo. Tra i tanti edifici oggetto di sistemazione, si contano abitazioni private e strutture rurali; particolarmente prestigioso è stato l’intervento sul tetto del Duomo di Mortegliano effettuato dal Corpo permanente in collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, oltre alla copertura della locale casa di riposo, ampia circa 1.000 metri quadrati.
Intanto, come detto, per la Protezione civile si apre una nuova missione, autorizzata dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. «Il Trentino dimostra con i fatti il proprio spirito solidaristico, mettendosi al fianco di chi si trova in difficoltà. Dall’Emilia Romagna al Friuli Venezia Giulia, fino alla Slovenia: questi ultimi mesi hanno fortemente impegnato i nostri operatori fuori dai confini provinciali. Grazie a tutti coloro che mettono cuore, competenze e mezzi per aiutare gli altri» sono le parole di Fugatti.
Alle 4 di questa mattina la Colonna mobile è partita alla volta della Slovenia, che lo scorso 3 agosto era stata interessata da forti piogge e venti che hanno causato importanti esondazioni: si registrano sfollati e aree isolate a causa del crollo di ponti. Nell’ambito del meccanismo europeo di Protezione civile, il Trentino e il Veneto rappresentano l’Italia nell’ambito di questa missione di aiuto promossa dal Dipartimento nazionale.
Nella giornata di ieri erano stati realizzati i necessari sopralluoghi sul posto, a cura del gruppo scouting. Quindi è stata individuata l’area di intervento ad una ventina di chilometri a nord-ovest della capitale Lubiana, nel comune di Škofja Loka. La Colonna mobile, che opererà in territorio sloveno su due turni per circa due settimane, sarà composta da 26 operatori che appartengono a: Corpo permanente dei Vigili del fuoco; Servizio Bacini montani; Servizio Foreste; Servizio Gestione strade; Servizio Prevenzione rischi e centrale unica di emergenza.
Due sono gli interventi che saranno realizzati grazie all’impiego di due escavatori cingolati di 25 e 24 tonnellate, che la Protezione civile ha trasportato sul posto. Gli operatori trentini si occuperanno di ripristinare un ponte stradale necessario per il transito pedonale degli studenti per raggiungere la scuola: saranno quindi realizzate apposite scogliere per proteggere il manufatto e garantire così la continuità del ponte. Nello stresso comune, sarà realizzato un guado provvisorio che sarà impiegato come bypass della viabilità ordinaria, in vista della demolizione del ponte ormai compromesso.