Istruzione
giovedì 13 Luglio, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
La scuola trentina si conferma ai vertici del sistema di istruzione italiano. A dirlo sono i risultati delle prove Invalsi 2023, presentati ieri a Roma e resi disponibili nella loro declinazione locale dalla Provincia. Ma il Covid non ha fatto sconti a nessun territorio. Gli effetti della pandemia si sono fatti sentire anche in Trentino. Facciamo un esempio. Ultimo anno delle superiori: nel 2019 l’84% degli studenti aveva raggiunto il livello base nelle prove di italiano, mentre nel 2023 solo il 67% ha centrato lo stesso traguardo. Ciò significa che un alunno trentino su tre non ha ottenuto la sufficienza in italiano. La media nazionale è ancora più bassa: uno studente su due (dal 65,4% nel 2019 al 51% nel 2023).
«Divari non ancora recuperati»
A livello nazionale si registra un calo medio pari a 15,1 punti percentuali nelle prove di italiano somministrate all’ultimo anno delle superiori (scuola secondaria di secondo grado). «Sebbene emerga una sostanziale stabilità dal 2022 — si legge nel rapporto nazionale — questo quadro può essere segnale del fatto che, dopo la caduta degli apprendimenti osservata a seguito della pandemia (lockdown e Dad), non si è ancora riusciti a recuperare i divari accumulati».
I dati del 2019 sono disponibili sul sito online «Invalsiopen». Abbiamo già visto come sono andate le prove di italiano. Passiamo alle prove di matematica, sempre all’ultimo anno delle superiori. In questo caso si registra un calo meno marcato: nel 2019 l’81,5% degli studenti trentini (il 58,2% in Italia) aveva raggiunto il livello base, mentre nel 2023 si è scesi al 72% (il 50% in Italia). Sia per matematica che per italiano il Trentino rientra nel gruppo di regioni in cui il risultato medio si colloca «saldamente» al livello base. Anzi, in Trentino, per entrambe le discipline, si osserva la quota percentuale più elevata di studenti che raggiungono il massimo livello.
Per le prove di inglese non è ancora possibile fare un raffronto con il periodo ante Covid. I dati del 2023 confermano comunque il Trentino ai vertici della classifica nazionale. Il 69% degli studenti trentini ha raggiunto il B2 nelle prove di lettura (contro il 54% a livello nazionale) e il 65% ha centrato il B2 anche nell’ascolto (contro il 41% nazionale).
Alle superiori gli studenti devono affrontare le prove Invalsi anche al secondo anno. Nel 2023 in queste classi l’88% degli alunni trentini ha raggiunto il livello base in italiano (contro la media nazionale del 63%) e l’86% in matematica (contro la media nazionale del 55%). Nelle prove di matematica il Trentino vanta anche il maggior numero di studenti che raccolgono il punteggio massimo.
Scuole medie, calo più lieve
Alle medie (scuola secondaria di primo grado) le Invalsi arrivano solo all’ultimo anno. In questo caso è possibile fare un confronto con il 2019 perché i dati sono già disponibili. Rispetto alle superiori, il divario risulta meno netto. Infatti, nelle prove di italiano il 68% degli studenti trentini ha ottenuto almeno la sufficienza nel 2023, contro il 70,7% nel 2019. In tutta Italia si è passati dal 65,5% nel pre Covid al 61% di oggi. Nelle prove di matematica i risultati sono addirittura migliori. Nel 2023 il 70% degli alunni trentini ha raggiunto il livello base, contro il 67,2% nel 2019. La media nazionale è passata, invece, dal 61,3% nel 2019 al 56% nel 2023.
Nelle prove di inglese, quest’anno, quasi un alunno trentino su dieci (l’89%) ha conseguito il livello A2 nella lettura e l’82% nell’ascolto (a livello nazionale la media scende rispettivamente all’80% e al 65%).
I risultati (positivi) delle elementari
Già a partire dalla seconda elementare la scuola trentina evidenzia risultati molto positivi. I bambini che raggiungono almeno il livello base in italiano sono il 74% (in Italia sono il 69%) e in matematica il 75% (a fronte di una media nazionale del 64%). Anche i risultati della quinta elementare si confermano molto buoni, tra i migliori del Paese. I bambini che raggiungono almeno il livello base in italiano sono il 78% (in Italia sono il 74%) e in matematica il 74% (a fronte di una media nazionale del 63%). Molto buoni anche i risultati d’inglese: raggiungono l’A1 nella lettura l’89% degli alunni (in Italia l’87%) e l’86% nell’ascolto (in Italia l’81%).
Dispersione in calo
Infine, anche nel 2023 (dopo l’esordio nel 2022) è stato misurato il numero di studenti che finiscono le superiori in condizioni di forte fragilità. In Trentino si registra la quota più bassa: l’1,3%, contro una media dell’8,7%.
i numeri
di Tommaso di Giannantonio
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