cronaca

martedì 9 Gennaio, 2024

Puntano il coltello alla gola e rapinano una coppia di minori al parco: arrestati

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La coppia di adolescenti, nonostante lo shock, ha collaborato all'identificazione dei due ragazzi che sono stati condotti al carcere di Spini

Nella giornata di ieri, i carabinieri di Trento, coadiuvati dai colleghi della Sezione Operativa e delle Compagnia di Cles e Borgo Valsugana, hanno catturato due ragazzi originari del Marocco, rispettivamente di 27 e 20 anni e senza fissa dimora, con vari precedenti, ed arrestati a seguito di una efferata rapina, avvenuta a Trento domenica sera, ai danni di una coppia di ragazzi minorenni.

I due fidanzati, di 15 anni lei e 16 anni lui, mentre erano seduti su di una panchina all’interno del Parco San Marco, sono stati avvicinati dai due ragazzi con la scusa di chiedere loro una sigaretta. Puntato il coltello alla gola del sedicenne i due hanno rubato cellulare, borsetta e spruzzato dello spray urticante in viso alla ragazza per fuggire.

I due ragazzi, usciti dal parco, hanno subito chiesto aiuto ad una pattuglia di carabinieri che ha immediatamente fatto convergere in zona la task force messa in campo dal Comando Provinciale per contrastare i fenomeni di illegalità e disordine che minano la percezione di sicurezza dei cittadini di Trento, composta da una decina di altri carabinieri, sia in borghese che in uniforme, che pattugliano costantemente le vie del centro.

Attraverso la descrizione fatta dalle vittime e l’esame dei filmati, i due rapinatori sono stati identificati e bloccati la mattina dopo in via Travai, all’ingresso di una mensa per senzatetto.

I due avevano ancora addosso il coltello a serramanico e la bomboletta di spray urticante, che sono stai sequestrati; anche l’abbigliamento coincideva con quello descritto dalle vittime. Uno dei due era anche in possesso di un pezzo di hashish del peso di 27 grammi e per tale motivo i due sono stati anche denunciati per spaccio. I due fermati sono stati condotti presso il carcere di Spini di Gardolo a disposizione dell’autorità giudiziaria.