Inquinamento

sabato 23 Dicembre, 2023

Qualità dell’aria, è scontro sui dati tra Provincia e Legambiente Trento

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Piazza Dante replica al report dell'associazione ambientalista: «Ponte Immacolata, emissioni non legate al traffico intenso»

È scontro tra la Provincia e il circolo trentino di Legambiente. Nei giorni scorsi l’associazione aveva denunciato l’incremento delle emissioni di inquinanti nel capoluogo in concomitanza con il Ponte dell’Immacolata, quindi con il grande afflusso di turisti (il T di mercoledì 20 dicembre). E aveva messo in evidenza il superamento costante dei valori di biossido di azoto. Ieri è arrivata la puntualizzazione della Provincia, che replica agli ambientalisti sia sul metodo che sui contenuti.
Nel bollettino sulla qualità dell’aria pubblicato martedì scorso, «si è visto — aveva fatto sapere Legambiente — che siamo arrivati a 47 giorni consecutivi in cui il massimo della media oraria della concentrazione di biossido di azoto nella stazione di via Bolzano supera i 40 grammi per metro cubo, che è il valore limite previsto dall’attuale normativa per la media annuale. Nella stazione al Parco Santa Chiara, invece, i giorni consecutivi sopra tale limite sono soltanto 43». Un confronto, quello tra la media oraria e gli indici di qualità annuali, che non sta in piedi secondo la Provincia. «Innanzitutto — si legge nella nota diramata da piazza Dante — non può essere attribuito alcun significato e valore tecnico, scientifico, e soprattutto sanitario, a confronti fatti tra valori di media oraria di concentrazione misurata di inquinanti con limiti e indici di qualità calcolati su base annuale».
Per quanto riguarda il Ponte dell’Immacolata, Legambiente aveva fatto notare che, rispetto agli altri fine settimana, quello del 9 e 10 dicembre ha registrato valori di polveri sottili superiori alla prima soglia di qualità. Ma «inquinanti diversi hanno o possono avere sorgenti molto diverse — replica la Provincia — e quindi, ad esempio, è assai forzato asserire che il fine settimana del 9 e 10 dicembre ha fatto registrare valori di polveri sottili superiori a quelli di altri fine settimana per effetto del grande afflusso di persone e veicoli durante il ponte dell’Immacolata laddove, al netto della variabilità meteorologica, la fonte principale del particolato non è il traffico». Piazza Dante parla di «imprecisioni tecniche ed interpretative».
Nella nota, poi, si ricorda l’impegno della Provincia con il Piano di tutela della qualità dell’aria. «A solo titolo di esempio — si legge — si ricorda che le concentrazioni respirate a Trento del biossido di azoto, sostanza emessa in modo particolare dalle autovetture, negli ultimi 10 anni si sono ridotte di più del 30% e dal 2020 sono costantemente inferiori ai limiti e indicatori di qualità dell’aria ora in vigore. Un contributo in materia — si aggiunge — è atteso anche dall’adozione dei ridotti limiti di velocità per finalità ambientali per i veicoli in transito sull’A22, adozione che sarà resa possibile nel momento in cui verranno approvate le ultime modifiche al Codice della strada attualmente all’attenzione del Parlamento. La proposta di modifica del Codice della strada che prevede la possibilità di attivare questi limiti è stata resa possibile proprio grazie ai risultati del progetto BrennerLec».