La reazione

martedì 12 Settembre, 2023

Questione orsi, Urzì se la prende con «l’arroganza dei signornò»

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Il commissario del partito attacca i giudici che hanno stoppato l’abbattimento di F36

In tema di orsi e grandi carnivori, in più di un’occasione, Fratelli d’Italia ha marcato la differenza dalla linea Fugatti. Ora c’è però totale allineamento, e le parole di Alessandro Urzì, deputato e commissario del partito di Giorgia Meloni in Trentino, sono chiare: «Siamo stati abituati a rispettare i pronunciamenti della magistratura. Perché rispettiamo tutte le istituzioni. Ma per questo non ci sentiamo meno in diritto di commentarli. Ce ne sono alcuni, anche fra i più recenti, che trasmettono alla cittadinanza l’idea che la politica sia sottoposta costantemente ad un visto di conformità da parte dei magistrati». Magistrati che per Urzì sarebbero «sollecitati in modo seriale e compulsivo da organizzazioni che ritengono di non dover sconfiggere gli avversari politici attraverso le urne elettorali, ma attraverso le sentenze». Per il deputato di Fratelli d’Italia «la politica ha indicato una chiara strada e le leggi l’hanno confermata: tutelare cittadini ed economia attraverso interventi mirati su esemplari pericolosi o problematici di grandi predatori sul territorio. Eppure — osserva — la politica non può agire perché interviene il pronunciamento di turno. Massimo rispetto, ma intanto ancora una volta la volontà popolare che si esprime attraverso il voto, e che dà la fiducia a chi amministra, non può esercitarsi».
«Nei cinque anni in cui Fratelli d’Italia governerà la provincia di Trento — prosegue Urzì — si intenderà garantire il rispetto della volontà degli elettori, non subire l’arroganza dei signor no su tutto. Soprattutto nulla tolleriamo quando in ballo c’è la sicurezza dei cittadini e la garanzia per le imprese».