Amici animali
martedì 23 Maggio, 2023
di Adele Oriana Orlando
Un coniglietto di nome Rambo, che ha sei anni, recentemente, è stato portato in clinica veterinaria Südtirol Exotic Vets di Bolzano perché morso sul muso dal gatto con il quale vive in casa. Un evento che ha spinto gli esperti della clinica ad aprire una riflessione sulla convivenza delle diverse specie sotto lo stesso tetto, anche quando si parla di animali domestici. «Fareste convivere, per assurdo, nella stessa casa un leone ed una gazzella – chiede l’esperto -? Probabilmente, per quanto improbabile, la risposta istintiva è sicuramente no. Lo schema predatorio sarebbe troppo rischioso. Lo stesso discorso vale anche quando le proporzioni si fanno più piccole e le specie differenti». Quando si decide di far convivere due animali che in natura sarebbero preda e predatore, si corre sempre un rischio, come nel caso di Rambo che è stato operato d’urgenza dopo essere stato aggredito dal gatto che vive con lui.
Il coniglietto, come raccontano dalla clinica, è stato adottato da una famiglia e conviveva piuttosto pacificamente con un gatto. D’un tratto, però, il felino lo ha attaccato provocandogli una ferita molto seria al muso. Velocemente è stato portata alla clinica veterinaria Südtirol Exotic Vets dove è stato preso in cura dal dottor Stefano Capodanno. «Lo abbiamo dovuto operare immediatamente per rimuovere l’ascesso e il pus pulendogli la ferita – racconta il veterinario – Fortunatamente tutto è andato bene e il decorso di Rambo è incoraggiante. Purtroppo, non bisogna mai unire in casa prede e predatori o, se capita, bisogna farli incontrare solo in momenti in cui si può tenerli sotto controllo visivo. Basta veramente poco per incappare in problemi seri. Conigli, ratti, cavie, gerbilli, pappagalli o tartarughe, dunque, non andrebbero mai inseriti sotto lo stesso tetto di cani, gatti o furetti perché risultano essere cibo l’uno per l’altro».