In città
mercoledì 4 Ottobre, 2023
di Redazione
Fino a poco tempo fa passeggiare in via Mazzini anche in piena notte a inizio ottobre era piacevole e, al massimo, si rischiava un raffreddore in anni più freddi di questo. È quello di cui erano convinte due studentesse ventenni che stavano rientrando a casa a piedi. Non avevano fatto i conti con un quell’uomo spuntato da un angolo buio che le ha affrontate con una lama in pugno, un taglierino o più probabilmente un coltello, derubandole di braccialetti e collanine d’oro. Per fortuna tutto si è risolto in poco tempo, ma la paura per le ragazze è stata tanta.
Tutto è accaduto verso le tre della notte tra lunedì e martedì. Le due ragazze stavano allegramente passeggiando, quando a un tratto hanno visto un’ombra silenziosa avvicinarsi a loro. Era un uomo che ha estratto un coltello dalla tasca e le ha minacciate agitando la lama sotto i loro occhi. Le ha anche strattonate per essere più convincenti. Le due ragazze si sono messe a urlare, ma nessuno si è affacciato. La strada era completamente deserta. A quel punto, vedendosi in pericolo, le due ragazze si sono messe a correre, ma l’aggressore, che secondo le i carabinieri che sono intervenuti successivamente potrebbe essere un nordafricano, non ha mollato la preda. Le ha rincorse. Una di loro è riuscita a sfuggirgli e ha chiamato il numero unico per le emergenze con il telefonino, ma all’amica è andata peggio. L’uomo l’ha raggiunta e le si è parato davanti puntandole il coltello alla gola per essere ancora più convincente. La ragazza, a quel punto, gli ha consegnato una collanina d’oro e un braccialetto. L’uomo le ha prese e si è dileguato. Giusto in tempo per evitare i carabinieri che sono arrivati pochi secondi dopo. Le ragazze hanno fornito una sommaria descrizione dell’uomo e raccontato brevemente quello che era accaduto. Sono subito partite le ricerche, ma l’aggressore si era come dileguato senza lasciare tracce. Rientrando in quell’ombra scura dalla quale era venuto. Inghiottito dal buio della notte. Le ragazze era in un comprensibile stato di choc, vista anche la dinamica della rapina subita. L’aggressione è stata improvvisa e rapidissima. L’uomo, approfittando del fatto che la strada fosse del tutto deserta e valutando di non correre troppi pericoli è entrato in azione con tanto di coltello. Una lama piccola, ma non per questo meno pericolosa. E sufficiente a gettare nel terrore due giovani che non volevano fare altro che rientrare a casa in tranquillità. Nessuno si è fatto male. L’uomo non le ha ferite e non ha usato violenza. Quando ha ottenuto quello che voleva se è andato di corsa. Adesso i carabinieri guarderanno i filmati delle telecamere di sicurezza che in zona abbondano per cercare di individuare il rapinatore. L’episodio, però, preoccupa parecchio, vista la facilità con la quale il rapinatore è entrato in azione. Episodi del genere non sono usuali a Trento, soprattutto nelle strade del centro cittadino, strade, come via Mazzini, di solito frequentate e circondate da case abitate. Episodi del genere possono contribuire a far crescere l’insicurezza percepita in una città che vanta ancora dati molto tranquillizzanti dal punto di vista della microcriminalità.
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