viabilità e opere
martedì 5 Dicembre, 2023
di Tommaso di Giannantonio
Addio al cavalcavia di Ravina. In primavera il sovrappasso della tangenziale sarà demolito e sostituito per almeno un paio d’anni da un tracciato alternativo. Il bypass stradale sta già prendendo forma. I lavori hanno un triplice scopo: in ordine cronologico, eliminare un tratto che causa incidenti (entro aprile-maggio 2024), favorire la costruzione del nuovo ponte di Ravina (entro il 2025) e rinnovare lo svincolo in funzione del futuro polo ospedaliero e universitario (entro il 2026).
Lavori da 4 milioni
La «porta sud» di accesso al capoluogo sarà completamente ridisegnata. Ma procediamo con ordine. Nelle scorse settimane è partito il cantiere di realizzazione del bypass stradale e demolizione del cavalcavia. L’appalto è stato vinto dall’impresa capogruppo Zampedri Lorenzo (Pergine Valsugana) e dalle mandanti Idrotech (Trento) e Stradasfalti (Trento). I lavori sono stati aggiudicati ad un importo di 2,4 milioni di euro (con un ribasso del 28%). Per imprevisti, allacciamenti, spese tecniche e collaudi la Provincia ha stanziato 1,6 milioni. In totale, dunque, il cantiere vale 4 milioni.
Il bypass
Le ruspe si sono messe in moto. E si comincia già a vedere il sedime del bypass. La variante avrà una lunghezza di 600 metri e sarà formata da tre corsie, due in direzione nord e una in direzione sud. Il traffico sarà deviato di 50 metri più a est rispetto alla tangenziale. Per quanto tempo? Fino a quando non sarà realizzato il nuovo svincolo. Al posto del cavalcavia sarà costruito un sottopasso con due corsie per senso di marcia. In pratica le auto non passeranno più sopra, ma sotto la rotatoria di Ravina.
Il ponte di Ravina
Attenzione però. Il progetto dello svincolo sarà l’ultimo tassello. In questa prima fase la demolizione del cavalcavia, oltre a migliorare la sicurezza stradale, serve a fare posto al cantiere di rifacimento del ponte di Ravina. In particolare l’area servirà a realizzare le nuove spalle del ponte, che saranno agganciate alla strada. I punti di ancoraggio non saranno più nel fiume e quindi non ci saranno più interferenze con il corso dell’Adige. Il ponte – a forma di arco e a campata unica – sarà lungo 103 metri e largo 21. Ci sarà una corsia per senso di marcia. E su entrambi i lati sono previsti marciapiede e ciclabile.
Il progetto del ponte viaggia su un altro binario, con un altro appalto, da 16 milioni di euro. Il bando doveva uscire lo scorso giugno, ma i tempi sono slittati. «Sarà pubblicato a breve – spiega Gianfranco Cesarini Sforza, commissario straordinario alla viabilità della Provincia – Se tutto fila liscio entro aprile-maggio partirà il cantiere del ponte. Il cavalcavia sarà demolito due o tre settimane prima dell’inizio dei lavori. Il traffico sarà deviato sul bypass solo quando avremo la certezza dell’avvio del cantiere. Vogliamo minimizzare i disagi».
Il nuovo svincolo
Secondo la road map il ponte sarà riqualificato entro il 2025. Dopodiché, solo una volta concluso il cantiere, potranno partire i lavori del sottopasso. «Nel corso del 2024 concluderemo la fase di progettazione e avvieremo la procedura di appalto del nuovo svincolo di Ravina – dice Cesarini Sforza – La progettazione sarà condivisa con il Comune».
La «porta sud» della città sarà completamente rinnovata e pronta a reggere il traffico legato al futuro polo ospedaliero e universitario in via al Desert. Per il cantiere del sottopasso si stimano un paio d’anni di lavori. Il bypass sarà quindi utilizzato almeno fino al 2026.
Il progetto del nuovo svincolo prevede infine la riprofilatura del torrente Fersina, il ripristino della continuità arginale dell’Adige e la realizzazione di una viabilità secondaria al servizio delle abitazioni e delle attività commerciali presenti nella zona.
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