fauna selvatica
venerdì 21 Febbraio, 2025
di Daniele Benfanti
Oltre 900 le firme raccolte per indire un referendum che chieda ai residenti nei 18 Comuni della Bassa Valsugana e Tesino, se sono d’accordo con la riduzione del numero di grandi carnivori (orsi e lupi) sul territorio della Comunità di Valle. In Bassa Valsugana non si è costituito un vero e proprio Comitato, come in Val di Sole, ad esempio, ma l’iniziativa è stata guidata da Danilo Perin di Ospedaletto e da altri tre cittadini comuni. «Troppa burocrazia in caso di un Comitato ufficiale» spiega Perin, soddisfatto del risultato: «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo consegnato le firme al presidente della Comunità di Valle Valsugana e Tesino, Enrico Galvan, in piazza Ceschi. Ora partirà l’iter di verifica delle firme e l’indizione di un referendum, ma solo dopo che saranno entrate in carica le nuove amministrazioni comunali dopo le elezioni del prossimo 4 maggio».
Non si possono, infatti, indire referendum nell’ultimo semestre pre-elettorale. Lo Statuto della Comunità di Valle che comprende 15 comuni della Bassa Valsugana e tre del Tesino richiedeva la raccolta di almeno 500 firme in 4 diversi comuni del territorio. Risultato raggiunto e superato, quindi. I quattro comuni scelti sono stati Borgo, Castel Ivano, Telve e Grigno, ma poi la raccolta si è allargata. «Siamo partiti lo scorso novembre – aggiunge Perin – anche se poi a dicembre, complici le festività, abbiamo sospeso, per riprendere a gennaio. Abbiamo raccolto le firme praticamente porta a porta, per più settimane al mercato settimanale di Borgo, nei bar alla sera».
Perin torna anche sul contenuto del referendum popolare che questa raccolta firme dovrebbe permettere di svolgere: «Il problema della presenza eccessiva di grandi carnivori è sotto gli occhi di tutti. In Valsugana il tema più sentito è quello dei lupi: te li ritrovi in ciclabile, nel fondovalle. Le nostre montagne sono cosparse di carcasse di cervi e caprioli sbranati da branchi di lupi, molti residenti dei nostri paesi non frequentano più i boschi intorno casa per una passeggiata. La situazione è pesante. Per quanto riguarda gli orsi è un problema più sentito nel Trentino occidentale, ma qualche sconfinamento c’è stato anche da noi». Perin ci tiene a precisare che l’obiettivo della consultazione popolare è far sentire la propria voce in Provincia, come hanno fatto altri territori, per invocare un maggiore equilibrio nella convivenza uomo-grandi carnivori: «Io non mi posso dire animalista – aggiunge Perin – ma non sono nemmeno contrario alla presenza di orsi e lupi. Dico che il loro numero va regolamentato, come si fa da anni con la caccia selettiva anche per camosci e cervi. Non si possono eliminare le specie, ma nemmeno vivere nella paura».
«Per la raccolta firme, che comunque prevede diversi passaggi burocratici – chiude Perin – siamo stati aiutati dal Comitato Andrea Papi della Val di Sole». Ora la palla passa alla Comunità di Valle. Il presidente Enrico Galvan spiega: «Le firme sono state protocollate e verranno verificate una a una».
Una data attendibile per la consultazione popolare è il prossimo mese di settembre, a nuove amministrazioni insediate e operative.
L'intervista
di Giovanna Venditti
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