L'opinione

sabato 26 Ottobre, 2024

Referendum sull’orso in Val di Sole, le ragioni del sì: «Nostro diritto decidere come vivere il territorio»

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Pierantonio Cristoforetti è presidente del Comitato Insieme per Andrea Papi.

Cristoforetti, che percezione ha ad oggi della situazione grandi carnivori in Val di Sole?
«La gente è sempre più insicura. Giusto questa mattina (ieri ndr) mi è stata inviata una foto di un escremento di orso sulla pista ciclabile a due passi dalle case di Malè. Ormai questa vicinanza dei plantigradi ai centri abitati sembra normale, ma qui di normale non c’è nulla. La netta maggioranza dei solandri è consapevole che la situazione attuale è insostenibile e continuerà a peggiorare. I numeri della raccolta firme dello scorso luglio lo dimostrano e sono un importante stimolo alle nostre istituzioni al fine di avviare quegli iter per soluzioni strutturali riguardo alla presenza dei grandi carnivori sul nostro territorio. Non è l’Europa, non è lo Stato e nemmeno la nostra Provincia Autonoma che può obbligarci a vivere il nostro territorio secondo visioni non condivise».
La consultazione popolare è un giusto metodo per discutere il problema?
«È espressione di autentica e sana democrazia, ancora più se questo strumento è esercitato nell’ambito di una Provincia autonoma nella quale l’autogoverno responsabile e la partecipazione popolare ne costituiscono la base morale e sociale. Le nostre comunità hanno il diritto di esprimere democraticamente le proprie idee facendo ricorso a quanto previsto proprio dagli statuti e anche per quanto riguarda le “competenze” si precisa che il nulla osta alla consultazione viene dato dalla Conferenza dei sindaci della comunità che, in quanto sindaci, sono i massimi responsabili della sicurezza pubblica sui loro territori. Il clamore che stiamo facendo a livello nazionale, dimostra come questa via democratica per esprimere un pensiero su una problematica comune sia un modello virtuoso».
Perché votare sì?
«Domanda pleonastica: chi può obiettare che la presenza dei grandi carnivori non sia pericolosa per la gente della Val di Sole e per le sue tradizioni agricole e zootecniche? Quindi preferisco soffermarmi sulla domanda: “perché andare a votare?”. In un momento storico in cui l’esercizio del diritto e dovere elettorale ha toccato livelli paurosamente bassi, un risultato significativo in termini di affluenza sarebbe un segnale forte per la politica. Vorrebbe dire che alla gente solandra preme di più una risposta su questo tema, piuttosto che decidere se votare a destra o a sinistra alle elezioni provinciali, nazionali ed europee».
Cosa si aspetta per il futuro?
«Lunedì mattina non cambierà nulla. Credo però che qualora il tasso di affluenza e il “sì” dovessero raggiungere numeri significativi la politica extravalligiana dovrebbe smettere di stare con le mani in mano. Faccio una provocazione: come abbiamo saputo importare gli orsi dalla Slovenia, ora dobbiamo essere in grado di replicare il loro modello di gestione».