venerdì 11 Novembre, 2022
di Paolo Morando
Un bando tutto al femminile, con un budget di 125 mila euro che andranno a premiare dai 5 ai 6 progetti di ricerca (ma anche brevetti o tecnologie già in parte sviluppate). È il bando lanciato da Fondazione valorizzazione ricerca trentina (Vrt), l’ente creato da Fondazione Caritro che già da quasi tre anni opera finanziando la ricerca scientifica e tecnologica made in Trentino. Un bando al femminile perché i progetti potranno essere presentati solo da donne, in particolare docenti e ricercatrici dell’università di Trento e di centri di ricerca pubblici e privati locali, ma anche da studentesse iscritte all’anno accademico in corso all’ateneo trentino (dottorande e non). Ugualmente destinatarie startup, microimprese o enti no profit. Il tutto nel segno dell’innovazione — il nome del bando è appunto Women Innovators — e dell’attenzione alla persona.
Si tratta del nono bando marchiato Vrt, dopo che negli anni scorsi la Fondazione si è occupata del sostegno a una molteplicità di progetti scientifici e di applicazioni tecnologiche, finanziandone oltre 50 lungo vari ambiti: epidemiologia, virologia e genomica, telemedicina e realtà virtuale, diagnostica biomedica e dispositivi, cultura e didattica a distanza, sicurezza ed economia circolare, fino alle tecnologie per la montagna. Si era allora nel pieno dell’emergenza covid, che convinse Fondazione Vrt a concentrare le proprie forze proprio sul fronte della pandemia. Questo nono bando invece declina il sostegno alla ricerca e all’innovazione dal punto di vista dell’appartenenza di genere, fermi restando gli ambiti d’intervento.
«Lo scorso anno abbiamo offerto il nostro contributo all’emergenza Covid, sostenendo startup o soluzioni con un approccio innovativo al finanziamento della ricerca scientifica – spiega Stefano Milani, presidente di Fondazione Vrt – Intendiamo ripartire da qui, cercando di intercettare i grandi temi della contemporaneità». Velocità, impatto, continuità: così Milani ribadisce le linee guida della Fondazione. Velocità perché nel giro di massimo 96 ore dalla chiusura del bando (fissata il 25 novembre alle 18) verranno comunicati ai partecipanti gli esiti della selezione, con finanziamento immediato, tenendo primariamente conto delle ricadute concrete (impatto) dei progetti, i quali verranno poi seguiti passo passo (continuità), con report puntuali circa lo stato di avanzamento.
Tutto questo avverrà con la collaborazione di Angels4Women (A4w), associazione che raggruppa appunto donne che investono in startup ad elevato potenziale di crescita, fondate da donne con l’obiettivo di ridurre il divario tra i generi. In particolare, A4W svolge attività di scouting di progetti imprenditoriali, valutandone ogni aspetto economico-finanziario, fiscale, contabile e legale, procedendo poi a investirvi. Spiega la managing director Stefania Quaini: «L’opportunità per startupper, docenti e ricercatrici donne è quella di poter essere accompagnate in un percorso di crescita di un progetto imprenditoriale in un contesto stimolante come quello trentino e di poter avere una stretta connessione con il mondo dell’angel investing». Secondo il rettore Flavio Deflorian, vicepresidente di Fondazione Vrt, «la questione del ruolo della donna all’interno del mondo del lavoro è concreta e non riconducibile a un numero, perché incide quotidianamente su persone e famiglie, oltre che sul futuro economico e culturale delle nostre imprese».
Il bando, per quanto riguarda le startup, è aperto anche a realtà fuori provincia: lo scopo è infatti fare in modo che in futuro possano magari impiantarsi in Trentino (il cosiddetto “incoming”), attivando relazioni con gli organismi pubblici provinciali che operano su questo tema.