il report regionale
giovedì 3 Aprile, 2025
Rifiuti elettronici, migliora la raccolta. In Trentino il riciclo cresce del 6% trainato da lavatrici, lavastoviglie e grandi elettrodomestici smaltiti
di Bruno Cioci
La rete sul territorio semplifica il processo, anche i produttori impegnati nel recupero, ma ci sono ulteriori margini

Arriva il rapporto regionale del Trentino-Alto Adige dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), con risultati positivi per il 2024, in particolare per Trento. Nel capoluogo trentino, gli scarti tecnologici avviati a riciclo salgono del 5,8 percento rispetto al 2023, grazie ad una raccolta di 5.069 tonnellate. L’incremento, seppur più contenuto, c’è anche a Bolzano, pari al 3%.
I dati della raccolta
«I dati dell’ultimo Rapporto annuale del Centro di Coordinamento Raee confermano la grande attenzione che il Trentino sta mettendo nella raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo arrivati ad avere una raccolta pro capite di Raee pari a 9,3 kg per abitante a fronte di un valore nazionale pari a 6,07» ha dichiarato Giulia Zanotelli, assessora all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica ed enti locali della Provincia Autonoma di Trento. Ciò si traduce in più del 60% del totale della raccolta regionale, mentre Bolzano si attesta a 5,96 kg per abitante, ancora sotto la media nazionale. L’assessora Zanotelli sottolinea poi i meriti dell’amministrazione: «Con il nuovo piano di comunicazione sulla corretta gestione dei rifiuti di Appa abbiamo dato un nuovo impulso alla cultura del riciclo già ampiamente diffusa in tutta la Provincia».
Crescono i «Grandi bianchi»
L’ottimo risultato della provincia di Trento, salita all’ottava posizione nel ranking italiano, si deve in particolar modo alla raccolta dei «grandi bianchi» (R2), ovvero lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi ed altri grandi elettrodomestici. Invece, nella categoria R2, il capoluogo altoatesino è parecchio carente, con 1 kg riciclato in meno (- 36,7%) a cittadino rispetto alla media regionale di 2,85 kg ad abitanti. Tra le varie tipologie di Raee, ha fatto eccezione solo il caso di tv e monitor, diminuita del 7,7% rispetto al 2023 in entrambe le province ma da considerare in linea con l’andamento nazionale (-10,9%). Complessivamente si parla di un ottimo risultato, come commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee: «Il Trentino-Alto Adige chiude l’anno con il sesto miglior incremento a livello nazionale, frutto del buon lavoro di entrambe le province – aggiunge poi Longoni – una nota di merito per la raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo, che riconferma una performance eccellente grazie all’attività di microraccolta che ha consentito all’intera regione di ridurre la dispersione di questi rifiuti nelle altre frazioni di rifiuti. La provincia di Trento si guadagna un riconoscimento anche nell’avvio a riciclo dei grandi bianchi, mentre quella di Bolzano registra un incremento che spero sia la prima tappa di una crescita significativa, ma che al momento è ancora lontano dall’essere sufficiente». L’obiettivo deve essere quello di raggiungere i target di raccolta europei e ricevere le risorse economiche destinate agli operatori della distribuzione come premio per un’efficiente gestione dei Raee. Sono poi importanti da sottolineare nel rapporto i dati riguardanti i siti di raccolta.
La rete di raccolta
La rete di raccolta di rifiuti tecnologici avviene principalmente nei centri di raccolta predisposti dai comuni accessibili ai cittadini (Cdr) e nei luoghi di raggruppamenti dove la distribuzione colloca i Raee consegnati dai consumatori (Ldr). I CdR, che nella regione sono 212, hanno raccolto l’86,2% dei rifiuti, i Ldr (22 siti) il 12,6%. Questi siti ricevono poi il servizio di ritiro dei Raee da parte dei sistemi collettivi, che li trasportano agli impianti di trattamento certificati per il riciclo e il recupero. Le attività commerciali che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), oltre a metterne in circolo di nuove, sono anch’esse protagoniste nel trattamento dei Raee.
Con l’introduzione della legge 166 dallo scorso 15 novembre tutti i venditori di strumenti tecnologici hanno l’obbligo normativo di iscriversi al Centro di coordinamento Raee per registrare l’anagrafica dei siti dove collocano i Raee ritirati ai consumatori. La recente norma sembra aver avuto l’effetto sperato: il numero dei punti vendita entrati nel sistema Raee nella regione è aumentato di 25 tra novembre e dicembre 2024, raggiungendo la quota di 69 totali. La cifra è destinata a crescere ancor di più nel 2025. Facciamo adesso ancora un altro passo indietro nella catena di consumo, fino alla produzione delle Aee. Sì, perché anche i produttori danno il loro contributo al miglioramento della raccolta. Lo fanno grazie ai «premi di efficienza», aiuti economici erogati a favore dei gestori di raccolta al verificarsi di condizioni specifiche. Sono importanti le quantità e la qualità dei Raee nei ritiri eseguiti dai gestori della raccolta. Solo nella provincia di Trento i «premi di efficienza» hanno raggiunto la quota di 307.881, a Bolzano di 183.545, con un totale di quasi 500.000 per la regione. Quindi, i progressi della regione dal 2023 al 2024 sono evidenti, con una crescita del 4,7%, superiore all’andamento nazionale del 2,5%. Ciò nonostante, non ci si può ancora ritenere soddisfatti: quando si parla di rifiuti in volumi complessivi, il Trentino-Alto Adige si trova ancora al quindicesimo posto in Italia. Esistono ancora margini di miglioramento.