Sul Pasubio
sabato 4 Febbraio, 2023
di Michele Stinghen
Il rifugio Lancia non è aperto in questi giorni, e la colpa è anche della siccità. Era tradizione, per il rifugio sul Pasubio, della Sat di Rovereto, aprire per i fine settimana invernali, per lo scialpinismo e le attività sulla neve; magari una volta, ma in questi ultimi anni la neve è purtroppo sempre meno perché il cambiamento climatico si sta facendo sentire molto in montagna. Ed è per colpa, anche, di questi mutamenti climatici se il rifugio più amato dai roveretani è chiuso in questi giorni, e non è perché manca neve in questa stagione, piuttosto è il susseguirsi senza tregua di stagioni caratterizzate da pochissime precipitazioni. Non è stato possibile pertanto accumulare acqua nella vasca per l’inverno, e aprire il rifugio ora sarebbe un problema: le scorte idriche per garantire il servizio sono troppo risicate. Continua invece con le aperture l’altro rifugio della Sat di Rovereto, il Finonchio, per il quale tuttavia sono in vista novità. Il contratto con gli attuali gestori, dopo i sei anni previsti per legge, è infatti in scadenza. La lettera di disdetta è già stata inviata, e la Società alpinisti tridentini si appresta ad indire un nuovo bando. Sarà una prima volta per la Sat di Rovereto, che ha scelto, assumendo la veste giuridica di associazione di promozione sociale, di gestire direttamente i suoi due rifugi. Rimangono ovviamente rifugi Sat, quindi varranno le norme e i principi che regolano tutte le strutture della Sat che manterrà una sua supervisione. Ma ad assegnare la gestione e fare i contratti sarà d’ora in poi la sezione di Rovereto. È per questo che anche il contratto col gestore del Lancia, Paolo Bortoloso, pur rimanendo il medesimo nei contenuti, sta cambiando e si sta attivando proprio con la sezione di Rovereto. Per quanto riguarda il Finonchio, al bando potranno naturalmente partecipare nuovamente anche gli attuali gestori che hanno proseguito la loro attività con il rifugio satino dopo qualche discordia con la proprietà: qualche anni fa la Sat aveva mandato una disdetta sostenendo che il rifugio non venisse gestito secondo i criteri stabiliti. Al tempo la cosa si risolse e le due parti raggiunsero un accordo, così la gestione è proseguita. Nella commissione valutatrice del bando, la sezione roveretana avrà quattro membri, due invece saranno della Sat centrale. Rovereto ha scelto per la gestione diretta – con un voto poi confermato dall’assemblea dei soci – anche per rilanciare il ruolo della sezione oltre che rinsaldare ancora di più lo storico legame tra gli appassionati di montagna roveretani e i due edifici, che per il loro valore simbolico e storico sono autentiche sedi in quota del sodalizio roveretano. Su 35 rifugi trentini per ora solo l’Altissimo, della sezione di Mori e il Peller, della sezione di Cles passeranno alla gestione diretta locale.