La scultura
sabato 22 Giugno, 2024
di D.O.
Una grande «vendetta artistica» contro la mano anonima, mai individuata, che lo bruciò nel 2023. Ma anche un’operazione di marketing (non solo territoriale) per l’Alpe Cimbra e un’occasione ghiotta per gli influencer. Che oggi, sabato 22 giugno, nel primo giorno in cui è stato possibile vedere da vicino il nuovo, colossale drago che svetta a Magrè di Lavarone, non si sono fatti attendere. Si contano già a centinaia i post sui social, spesso postati da account con migliaia di follower. Tra di loro anche «gli influence veneti», una squadra voluta dal governatore Luca Zaia per valorizzare il territorio e il turismo regionale, ma che non disdegnano di sconfinare in trentino.
E il nuovo drago, in una versione più cupa, con lo sguardo torvo e la postura minacciosa, tetro persino nel colore, dato che l’artista, Marco Martalar, ha usato il legno incenerito, ha ispirato persino una nuova birra. A produrla il birrificio Plotegher di Besenello che, dalla sua fondazione, si ispira alla tradizione cimbra. E la bevanda, per l’appunto, è stata ribattezzata «birra del drago cimbro».
Dopo il gesto incendiario dell’anno scorso, l’area è stata tappezzata di telecamere: sul nuovo drago veglia un sistema di videosorveglianza per prevenire altri attacchi piromani.
novità
di Redazione
Le caratteristiche di questa stanza consentono di mettere a proprio agio persone vulnerabili, nella delicata fase di narrazione e ricostruzione dei fatti subiti, soprattutto se ancora in fase pediatrica