Prevenzione

mercoledì 3 Luglio, 2024

Rischio calore sul luogo di lavoro: le misure della Provincia

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Il documento elaborato dal Comitato di coordinamento per la salute e la sicurezza sul lavoro. L'assessore Spinelli: «Ogni lavoratore ha diritto ad un ambiente in cui tutti i fattori di rischio siano opportunamente gestiti»

Nel pieno del periodo (almeno in teoria) più caldo dell’anno, ritorna alta l’attenzione sul rischio calore sui luoghi di lavoro, pericolo insidioso troppo spesso trascurato in molti ambiti lavorativi. L’esposizione al calore durante l’attività lavorativa può infatti portare a malattie da calore fino, nei casi più estremi, alla morte.
Se è vero che i settori a maggior rischio sono quelli dell’agricoltura e dell’industria, dell’edilizia e dei cantieri stradali, delle consegne, massima attenzione al fenomeno deve essere posta in ogni ambito lavorativo. Esistono infatti precauzioni e corretti comportamenti che, se tenute in considerazione, possono contribuire ad abbattere il fattore di rischio e ad aiutare il lavoratore nello svolgimento della sua attività. Proprio allo scopo di fornire ai datori di lavoro e lavoratori un’informazione corretta e puntuale sull’argomento, il Dipartimento provinciale sviluppo economico, ricerca e lavoro ha predisposto un documento contenente  informazioni per proteggere la salute dei lavoratori e lavorare in sicurezza.

Numerose le misure di prevenzione e precauzione da adottare suggerite in caso di alte temperature sui luoghi di lavoro e attività fisiche gravose. Tra queste: informare debitamente il personale (o i datori di lavoro) sui fattori predisponenti ad aumentare il rischio quali età, genere, obesità, assunzione di alcool o caffeina, utilizzo di farmaci e condizioni personali di salute, fareì che ci sia sempre a disposizione acqua fresca nelle vicinanze del posto di lavoro (è raccomandabile bere in abbondanza, almeno mezzo litro ogni ora) e frequentemente, almeno ogni 15 minuti. Il lavoro deve essere programmato attentamente in funzione delle condizioni meteo e della pesantezza delle mansioni, con frequenti periodi di pausa.  Anche l’orario può essere rivisto per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche, mentre i nuovi addetti o quelli che si sono assentati per più di una settimana dovrebbero avere un «periodo di acclimatamento» tramite pause più frequenti e incrementi graduali del carico di lavoro.  Ci dovrebbero essere inoltre controlli periodici per i lavoratori più esposti al rischio di stress da calore, specie se aggravato dall’uso di indumenti protettivi e alte temperature. Infine, deve essere privilegiato l’uso di indumenti leggeri e traspiranti e di colore chiaro.