I funerali

domenica 29 Ottobre, 2023

Riva, addio a Stefano Bonora, medico ma soprattutto «amico»

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Sabato a Ceole il commosso saluto della comunità all’odontoiatra scomparso a 65 anni dopo una lunga malattia. Padre Mariano Prandi: «Mi chiese di benedire il suo matrimonio, poi l’ho benedetto anche alla fine. L’amicizia di Stefano è un dono che resta in eterno»

Nella chiesa dei frati a cento metri dalla casa d’infanzia -dove da bambino faceva il chierichetto e di cui conosceva quasi tutti i suoi religiosi – è stato salutato ieri per l’ultima volta Stefano Bonora, medico odontoiatra, appassionato di sport, scomparso dopo una lunga malattia a soli 65 anni.

Ieri, al Santuario della Madonna delle Grazie, luogo che a Stefano faceva pensare all’infanzia arcense, la chiesa era strapiena e molti tra coloro che volevano salutarlo hanno dovuto aspettare fuori, attendere l’uscita del feretro coperto di rose bianche, al termine della cerimonia. Le navate si sono presto riempite, e tra i banchi c’erano i tanti amici di sempre, i colleghi odontoiatri e medici, gli amici del basket e della vela, quelli della Round Table e del Lions di Rovereto. Ma c’erano anche tanti semplici conoscenti di Stefano, perché il dottor Bonora, gentile e disponibile, entrava subito in empatia con le persone e si faceva immediatamente voler bene, che lo si incontrasse sulla poltrona dello studio che portava avanti con il cugino Enrico Bonora, oppure sul teatro delle tante manifestazioni sportive che per passione e per vocazione seguiva in qualità di medico al servizio degli atleti. Dagli anni d’oro della pallacanestro rivana con la Garda Cartiere del presidente Santi, ai parquet della Virtus Riva Basket e della Cestistica, passando per il campo di calcio del Dro e lungo i percorsi della Half Marathon del Garda Trentino. Stefano Bonora portava la sua competenza e il suo sorriso pacato al servizio del prossimo, come ha testimoniato concretamente anche nell’impegno per migliorare la professione. Era presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Trento ed è stato anche presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi) di Trento tra il 2014 e il 2018: in questi ruoli si batteva per una professione medica più vicina al paziente, per un approccio olistico e globale della persona anche per coloro come gli odontoiatri, spesso considerati più «tecnici della bocca» che non vere e proprie figure dedicate al benessere e alla salute generale del paziente.

«Incontreremo di nuovo Stefano, il nostro caro amico»
La competenza e l’umanità di Stefano Bonora sono state ricordate da padre Mariano Prandi, missionario per trent’anni in Congo, amico di famiglia, vicino anche ai genitori di Stefano, Carlo e Rosa. «Mi ricordo – ha detto dal pulpito rivolgendosi alla vedova Rosanna e alle amate figlie Clara e Marta – quando nel 1989 tornai in Italia a seguito della malaria. Ero scassato. Stefano seppe che ero qui e mi chiamò, mi chiese quanto mi sarei fermato. Dissi che restavo per almeno un paio di mesi e allora mi disse “vorresti benedire il mio matrimonio con Rosanna?”. E allora, ricordo bene, condividemmo quella bella festa, ormai 34 anni fa, nella chiesa di Varignano. E poi arrivarono Clara e Marta. Dopo quella volta, qualche tempo fa, ero di nuovo in Italia, tu Rosanna mi chiamasti e sono stato davvero contento di essere riuscito ad andare a trovare Stefano due volte, all’hospice di Mori. In futuro, tornerò a trovarlo, al cimitero di Varignano, perché Stefano era un amico e l’amicizia dura. Proprio per tutto questo, per le cose vissute assieme, per le cose condivise e fatte insieme, dico che l’amicizia non si cancella, come l’amore e la pace l’amicizia è eterna. Ecco perché incontreremo di nuovo Stefano, il nostro caro amico: lo incontreremo nel regno dei Cieli, perché le anime dei Giusti sono nelle mani di Dio».

Al termine della cerimonia funebre, il coro delle Voci Bianche di Riva del Garda, diretto dal maestro Enrico Miaroma, ha eseguito un canto per rendere omaggio al padre di Clara, la loro giovane corista, figlia di Stefano. Un’intera comunità ieri si è stretta intorno alla famiglia nel ricordo del defunto, un ricordo che sarà davvero indelebile nella memoria e nei cuori.