La questione

sabato 24 Agosto, 2024

Riva, anche i turisti sono d’accordo: «Tassa di soggiorno a 20 euro Case ai rivani, serve la politica»

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Il confronto in strada tra chi scegli il Benàco per le vacanze e le persone del coordinamento tutela ambiente locale che chiede soluzioni

Il volantinaggio promosso dal Coordinamento per la tutela dell’ambiente Alto Garda e Ledro, voluto per sensibilizzare gli ospiti sulle criticità derivanti dal turismo di massa, ha preso il via ieri mattina, venerdì 23 agosto, in via Roma a Riva durante il mercato contadino.

«Capiamo e siamo assolutamente d’accordo con queste persone – spiega Burdet, turista svizzero che raggiunge le sponde del lago di Garda da ormai diversi anni -. Qui siete fortunati perché comunque non ci sono alberghi che ospitano migliaia di persone, cosa che invece accade in tante località. Allo stesso tempo il problema c’è, quindi cosa bisogna fare? – si interroga – Forse, per limitare, sarebbe il caso di chiedere una tassa di soggiorno alta che parta dai venti euro al giorno. Sono i politici che dovrebbero trovare una soluzione e dire che gli appartamenti non debbano essere affittati ai turisti perché non c’è spazio per la gente del posto. È, però, tutta una questione di soldi. Allo stesso tempo – continua il turista svizzero – non si può chiedere alle persone di pagare cifre come due mila euro al mese per un affitto residenziale, quindi capisco i cittadini. Credo che difficilmente si possa intervenire con risultati importanti».

A commentare la situazione anche di Juan, turista di origine spagnola a sua volta intercettato dai volontari del coordinamento: «Mi è stato consegnato questo volantino illustrativo chiedendomi se fosse possibile da parte mia seguire alcune regole per migliorare la convivenza tra turisti e residenti. Mi sembra una buona iniziativa perché viene portata avanti con tranquillità e quindi è sicuramente un qualcosa di costruttivo. Attraverso il dialogo si può migliorare. Come turisti non ci sentiamo attaccati, capiamo che ci possano essere alcune difficoltà e che sia giusto rispettare le caratteristiche del territorio in cui siamo». All’attenzione e all’ascolto di diversi visitatori, che hanno mostrato sensibilità circa i temi a loro sottoposti, si affianca anche il disinteresse di molti altri turisti che, fermati dagli organizzatori, hanno declinato ogni forma di dialogo proseguendo la propria passeggiata lungo le vie del centro storico della città. L’azione del coordinamento ambientale, dopo quanto avvenuto nella giornata di ieri, proseguirà anche nel corso dei prossimi giorni e si svilupperà sui territori di Arco e Nago Torbole, sempre con l’obiettivo di fare luce sui problemi dati dalla numerosa presenza dei visitatori attraverso le operazioni di volantinaggio. «Siete moltissimi, forse troppi – si legge su quest’ultimi -. La vostra presenza porta ricchezza culturale oltre che quella economica, ma non mancano i risvolti sfavorevoli per chi vive nel territorio e per l’ambiente». Risvolti sfavorevoli che vengono descritti dettagliatamente: dal problema riguardante gli appartamenti, dove si sottolinea l’importanza di scegliere altre strutture turistiche lasciando liberi questi spazi «ai residenti che spesso non trovano alloggi», fino alle criticità date dallo smaltimento dei rifiuti, sensibilizzando i visitatori ad osservare le regole della raccolta differenziata. Ma non solo, tra queste anche la questione legata allo spreco dell’acqua, per la quale si invita a «limitare l’uso di questa risorsa per contenere l’emergenza idrica che spesso colpisce la zona». A ciò si aggiunge l’inquinamento dato dalla presenza delle numerose automobili che ogni giorno circolano per le strade dell’Alto Garda generando diverso traffico, con i volontari del coordinamento che hanno chiesto ai presenti di utilizzare mezzo alternativi come il servizio di trasporto pubblico e il Bus&Go. «Ci sono comportamenti che tutti dovrebbero rispettare a prescindere da dove ci si trova – spiega una turista ai volontari -. Purtroppo il senso civico ad oggi non c’è più e bisogna spiegare tutto». Una serie di tematiche, quindi, che sono state sottoposte direttamente ai protagonisti dell’economia del territorio, i turisti, al fine di discutere della questione affinché dagli ambienti politici possano arrivare risposte concrete.