Il progetto
martedì 14 Novembre, 2023
di Leonardo Omezzolli
«C’è la possibilità con le nuove tecnologie di coprire il prato del campo sportivo della Benacense e rendere quell’area in fascia lago adatta ad ospitare grandi manifestazioni in un contesto di pregio e, se si volesse, già dalla prossima stagione, se Garda Dolomiti volesse, sulla superficie del campo sportivo potrebbe trovarsi la prima edizione home made del Bike Festival». Non si tratta di una semplice battuta dell’assessore rivano Mauro Malfer, ma di un progetto concreto che si vorrà realizzare e che è stato messo nero su bianco nella Variante 13-bis: ossia lo spostamento del campo da calcio rivano dalla fascia lago ad un’area ancora da individuare, ma che «non avverrà con consumo di suolo agricolo – certifica Malfer -. La soluzione ancora non l’abbiamo e ci vorrà tempo, ma quel che è certo è che faremo subito capire che quell’area è strategica nella visione della nuova fascia lago». Proprio per questo saranno abbattute già con l’approvazione in seconda adozione le recinzioni attuali. «Faremo in modo di togliere le mura e aprire lo spazio limitandoci a perimetrare – spiega Malfer – l’area di gioco del campo. Questo perché vogliamo dare un segnale forte su quelle che sono le indicazioni della Variante 13 e del futuro della fascia lago». Da qui l’idea che l’assessore lancia informalmente al presidente dell’Apt Silvio Rigatti mettendo sul piatto tutta l’area del campo della Benacense.
Via il campo, spazi polifunzionali
In Variante il piano prevede la completa rimozione del campo sportivo salvaguardando la tribuna maroniana. Al suo posto una grande area verde per attività polivalenti circondata nel suo perimetro non regolare da un percorso attrezzato per attività ginniche. Resterà la tribuna maroniana come punto di appoggio per servizi igienici e per l’organizzazione di manifestazioni e concerti. A sud della tribuna sorgerà un campo da beach soccer e volley. Al posto dell’attuale edificio ai Sabbioni e dell’area giochi e campetto da basket sorgerà un campo da calcio a 5 /basket e una sede per associazioni e deposito per piccole imbarcazioni. Natanti che avranno un minuto porticciolo a servizio delle associazioni lacustri. Infine dirimpetto alla sede delle associazioni ci sarà un ampio spazio giochi.
Via le auto dalla fascia lago
Saranno cancellati gli stalli dietro allo stadio, quelli dell’ex Cattoi e quelli su via Rainer Maria Rilke, ma sarà potenziato in un futuro nuovo multipiano nell’area oggi occupata dai posteggi Cartiera Sud. Non solo, l’intero piano prevede il potenziamento dei posteggi principali (via Brione per auto e pullman, Baltera per auto pullman e camper) che permetteranno l’ingresso a Riva da tre direttrici principali (via Marone, Viale Trento e la provinciale 118). Questo permetterà di togliere carico veicolare dalla fascia lago. In quest’ottica rientra la riqualificazione di viale Carducci e viale Rovereto come promenade con declassamento a strada locale, monodirezione ovest est (da Riva centro verso Torbole) e la divisione di ciclabili e area pedonale.
Viale Rovereto, la promenade
Come detto la previsione è quella di realizzare una successione lineare di luoghi pubblici soggetti a riqualificazione ossia lo spostamento dell’area Enistation e dell’Area Q8 (destinate ad andare alla Baltera) e il rifacimento dell’ex Cattoi, del porto S. Nicolò e della Miralago. «Sarà un lungo viale vivibile e consono alla nuova fascia lago – sentenzia Malfer -. Ma ci vuole un punto fermo ossia la rotatoria del Linfano con il divieto di accesso in direzione Riva, questo è il punto chiave, oltre, ovviamente al completamento della San Giovanni Cretaccio e del relativo potenziamento della viabilità interna dell’Alto Garda».
Un maxi parco da vivere
Non si passeggerà solo sul lungo lago e se è vero che la ciclabilità veloce sarà spostata su viale Rovereto, qualcosa rimarrà anche a ridosso dell’acqua. «Ma qui non si potrà andare veloci – chiosa Malfer – non verrà eliminata dal tutto la ciclabile in riva al lago». E dalla nuova Punta Lido passando per il parco dell’Ora e il nuovo parco all’ex Cattoi, frutto dell’accordo urbanistico con la proprietà che edificherà 20 alloggi ad uso turistico per la quasi totalità, si dirameranno numerosi sentieri e vie che connetteranno l’ampia area verde in lungo e in largo da nord a sud e da ovest a est.
«Non sappiamo dove andremo»
In tutto questo però i conti si son fatti senza l’oste, ossia senza la Benacense che si vede certificare dalla Variante lo spostamento del proprio stadio. «Malfer ci ha sempre detto che questa era la sua idea, ma dalla sindaca e dall’assessore allo sport ci era stato detto che non c’era nulla di ufficiale – dichiara il presidente della Benacense, Andrea Pederzolli -. So che non ci sposteranno fino a che non ci sarà un’alternativa, ma vedo complicata ogni possibilità. Noi siamo già stretti così e abbiamo il campo a Varone che ha il sintetico da rifare perché è praticamente al limite, sembra di giocare sull’asfalto»