Crisi idrica

lunedì 10 Aprile, 2023

Riva del Garda, la siccità tiene a secco le fontane. Lorenzo Pozzer: «Siamo in emergenza»

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Nonostante l'arrivo dei turisti, per far fronte all'emergenza idrica, i giochi d'acqua nella città rimangono fermi. Per ora la sirenetta rimarrà ad osservare i visitatori sull’arido scoglio di piazza Giuseppe Mazzini. L'assessore punta a sistemi di ricircolo dell'acqua

Turisti arrivati, fontane a secco. L’emergenza idrica continua e se lo scorso anno la situazione non era delle migliori, tanto che il Comune di Riva del Garda era intervenuto con ordinanze specifiche per contenere il consumo di acqua, in questo inizio di stagione 2023 i dati sono ancor più allarmanti e, proprio per giocare d’anticipo e non sprecare risorse idriche, nonostante i turisti siano già arrivati in città per le vacanze pasquali, l’amministrazione ha valutato di mantenere ancora chiuse le fontane. Soprattutto quelle che non hanno un ricircolo dell’acqua o che non siano alimentate dallo sfioro delle sorgenti. Insomma, niente acqua per la sirenetta che rimarrà ad osservare i visitatori sull’arido scoglio di piazza Giuseppe Mazzini mentre piccioni e anatre riposano o mangiano piccole foglie e qualche tozzo di pane lanciato dai turisti. Allo stesso modo la fontana di palazzo Pretorio non sarà attiva. Per quanto perdurerà questa situazione è difficile saperlo, ma il timore della stessa amministrazione è quello di dover tenere chiuse le fontane per tutta la stagione estiva. «Per il momento – ha raccontato l’assessore Lorenzo Pozzer – la decisione presa è quella di mantenere tutte le fontane spente. La situazione idrica è già peggiore rispetto a quella dello scorso anno quando ci eravamo trovati costretti a emettere delle ordinanze apposite. Ad oggi siamo molto preoccupati». Anche perché ne va dell’immagine della città che priva di alcune delle sue peculiarità rischia di apparire meno performante e bella rispetto al suo solito. Inoltre, l’impossibilità di avere alcune fontane aperte limita anche la possibilità dei turisti di abbeverarsi in luogo pubblico. «Questo perché purtroppo – continua Pozzer – non tutte le fontane possono aver installato un rubinetto. È un discorso di tutele con la Soprintendenza per i beni culturali che ci impedisce o che ci limita l’installazione di un rubinetto. E speriamo che la situazione possa migliorare perché per ora non siamo certi che le condizioni miglioreranno e che potremmo riaprire le fontane». Pozzer ha a cuore l’immagine della propria città e soprattutto la tutela dell’ambiente. «Da questo punto di vista abbiamo fatto molto, ma dobbiamo fare di più – insiste l’assessore rivano -. Dobbiamo chiedere alle istituzioni provinciali di prendere in considerazione sistemi di riciclo idrico che diano la possibilità di poter gestire al meglio questa importante risorsa. Dal canto nostro e per quanto nelle nostre possibilità amministrative – conclude Pozzer – lavoreremo per gestire sul nostro questa risorsa di vita e faremo i dovuti colloqui per chiedere interventi di recupero delle acque e di sistemazione dei depuratori, sempre in un’ottica di recupero idrico».