la tragedia
martedì 30 Gennaio, 2024
di Stefano Frigo
Proprio quando il peggio sembrava essere alle spalle, a Trento ieri è arrivata la doccia fredda che gela le speranze degli amici di Roberto Conci, elettricista trentino di 46 anni che il 17 gennaio era rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro. Le condizioni dell’artigiano, titolare insieme al fratello Marco e al socio Christian Del Prete della Delco snc poi confluita nella Cdm sistemi srl di Trento, si sono pesantemente aggravate ieri pomeriggio all’ospedale di Trieste in seguito ai traumi riportati in un incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 17 gennaio a Gorizia. Talmente aggravate che i medici ieri stavano valutando la possibilità di avviare le procedure per l’espianto degli organi. Conci due settimane fa era impegnato al poligono di tiro della città quando è caduto dall’alto, la centrale Sores Friuli Venezia Giulia aveva inviato sul posto un’auto medica e l’elisoccorso e il ferito era stato ricoverato in codice rosso con prognosi strettamente riservata all’ospedale Cattinara di Trieste.
Con il passare dei giorni la situazione sembrava essere fortunatamente in fase di costante miglioramento, il 46enne aveva subito degli interventi chirurgici di natura ortopedica senza però mai perdere conoscenza. Poi, però, è arrivato il peggioramento. Giovedì scorso Conci in seguito ad un improvviso malore è andato in coma ed è stato condotto immediatamente in rianimazione, purtroppo non si è più ripreso e a breve terminerà l’iter intrapreso dai sanitari per lo spegnimento dei macchinari che lo tengono in vita. I familiari hanno dato il consenso per la donazione degli organi che inizierà alle 18.
Nato e cresciuto a Trento nel rione di Cristo Re, il 46enne si era trasferito da tempo con la moglie Tiziana Moser e i due figli di 7 e 13 anni a Fraveggio. Grandissimo appassionato di mountain bike, motori e basket (era super tifoso dell’Aquila) Conci è molto legato alla famiglia alla quale dedica tutto il proprio tempo libero. «Non riesco ancora a credere a quello che sta succedendo, sapevo dell’incidente ma la fase più critica pareva esser stata superata – spiega l’amico Alessio – Roberto da qualche tempo era impegnato in diversi lavori fuori dal Trentino, d’altra parte si trattava di un professionista molto preparato ed esperto. Da quello che mi risulta la caduta gli aveva causato diverse fratture al volto, ai polsi e alle dita della mani. Il trauma era stato sicuramente molto forte ma nessuno di noi pensava che la situazione potesse precipitare in questo modo soprattutto dopo una decina di giorni di ricovero che avevano visto Roberto reagire bene alle cure del caso e anche a degli interventi chirurgici. Giovedì scorso purtroppo c’è stato quel malore. Non so cosa dire, il pensiero va ovviamente alla meravigliosa moglie Tiziana, sua compagna di una vita da 15 anni, e ai due figli che stanno vivendo ore drammatiche». Sulle cause dell’incidente stanno svolgendo tutti gli opportuni approfondimenti le forze dell’ordine e gli ispettori dell’azienda sanitaria per accertare la dinamica ed eventuali responsabilità.