climbing

giovedì 20 Luglio, 2023

Rock Master 2023, Arco pronta ad accogliere le leggende dell’arrampicata Janja Garnbret e Stefano Ghisolfi

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Posticipati i lavori al Climbing Stadium. Il prossimo primo settembre sedici «titani» si mostreranno sulle pareti nell'Olimpo del climbing

Arriva una bella notizia per il grande pubblico del Rock Master. Dopo l’accordo da poco raggiunto tra Comune di Arco, comitato organizzatore Rock Master 20.20 e FASI, l’inizio dei lavori di ammodernamento del Climbing Stadium di Arco è stato posticipato di qualche giorno per permettere di svolgere la Special Edition 2023 nel luogo simbolo dell’arrampicata internazionale: il Climbing Stadium di Arco.
Venerdì primo settembre non sarà solo una gara tra «titani» della disciplina, ma un momento di festa per conoscere la storia del Rock Master. Sedici leggende dell’arrampicata mostreranno stile, energia nei movimenti e dinamismo sulle pareti storiche arcensi del Climbing Stadium, dove da ormai 36 anni si sfidano a duello i numeri uno. Il programma, già annunciato, rimarrà invariato con il mitico Duello Lead a decretare il nuovo vincitore dell’ambitissimo trofeo. Fra poco più di un mese spettatori di ogni età spingeranno in alto i supereroi che hanno scritto la storia dell’arrampicata negli ultimi anni, come il ceco Adam Ondra, l’austriaco Jakob Schubert e l’azzurro Stefano Ghisolfi. Fresca la notizia dell’arrivo ad Arco di Janja Garnbret, la ventiquattrenne slovena che nonostante la giovane età ha superato tutti ed è entrata di diritto nell’Olimpo del climbing. Nel suo ricco medagliere spiccano l’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, 6 titoli mondiali tra Boulder, Lead e combinata, ed altri 3 titoli europei, e finora è stata in grado di centrare ben 40 vittorie e 10 trofei in Coppa del Mondo. Sarà interessante il confronto con la nuova generazione di atleti con i giovani Jesse Grupper, Taisei Homma, e ancora Michael Piccolruaz. Se per quanto riguarda la ‘squadra’ maschile mancano ancora un paio di nomi all’appello, quella femminile è già al completo. Oltre alla fuoriclasse Janja Garnbret, si metteranno in mostra le azzurre Laura Rogora e Camilla Moroni, Jessica Pilz e Vita Lukan, entrambe già vincitrici in passato al Rock Master, e la giovanissima Hannah Meul. Infine ci saranno la diciannovenne giapponese Natsuki Tanii, vice campionessa mondiale giovanile e medaglia d’argento ai World Games 2022 nella disciplina Lead, e l’americana Brooke Raboutou, campionessa del mondo giovanile Lead nel 2018 e di combinata nel 2016. Le porte del Climbing Stadium sono aperte per la spumeggiante Special Edition, con l’entrata gratuita per tutti gli amici affezionati del Rock Master che potranno godersi le qualifiche a partire dalle 20.30, e a seguire le finali. Ma lo show inizierà già nel pomeriggio con un’imperdibile ‘story telling’ assieme alle leggende Janja Garnbret, Adam Ondra e Stefano Ghisolfi, oltre a due ‘special guests’ che saranno svelati tra qualche giorno. L’anno scorso, la 35esima edizione, fu caratterizzata da un podio mondiale, addirittura olimpico con l’austriaco Jakob Schubert, quattro volte campione del mondo, bronzo olimpico e sette volte vincitore della classifica generale di Coppa del Mondo che stese tutti gli avversari, precedendo il poliziotto gardenese Filip Schenk. Al femminile la reginetta indiscussa fu invece la coreana Seo Chaehyun, campionessa del mondo Lead in carica, che ebbe la meglio dopo una gara tiratissima su Laura Rogora. Importanti anche i risultati che si registrarono dal punto di vista dello share: i cinque passaggi su Rai Sport il 29, 30 e 31 luglio e il 6 e l’8 agosto furono infatti caratterizzati da un totale di 2.261.000 contatti, e con un ascolto di 290.000 persone che seguirono le due ore di trasmissione senza mai staccare gli occhi dal televisore. Notevoli anche i numeri dello streaming video con oltre 130.000 visualizzazioni sul canale ufficiale YouTube di Rock Master durante la diretta, grazie al commento in lingua inglese del presentatore britannico Charlie Boscoe e dello storico tracciatore di Rock Master Leonardo Di Marino.