Il caso
martedì 23 Gennaio, 2024
di Enrico Callovini
L’incidente di venerdì scorso ha riacceso le polemiche per quanto riguarda la nuova «rotatoria» di Romeno, situata all’ingresso del paese provenendo da Cavareno. Il termine è volutamente tra virgolette perché ad oggi, di fatto, non si può parlare di una vera e propria rotatoria. È bene ricordare che questa soluzione è stata scelta per due motivi: facilitare l’ingresso sulla strada statale 43dir per chi giunge da via Lanzerotti e via al Dos e, soprattutto, rallentare l’ingresso in paese, giungendo da Cavareno.
Ma andiamo con ordine. Venerdì 19 gennaio, poco dopo l’ora di pranzo, due Volkswagen Golf sono rimaste coinvolte in un incidente e un giovane di 24 anni è stato trasportato all’ospedale di Cles, pur non in gravi condizioni. Le due autovetture si sono scontrate proprio all’interno della rotatoria. Una proveniva da Cavareno e andava in direzione Trento, dunque verso il centro del paese; l’altra, invece, da Dambel proseguiva verso Cavareno. Una delle due, però, ha sbagliato l’ingresso nella rotatoria, scontrandosi così con quella che sopraggiungeva dalla direzione opposta. L’episodio, come detto, non ha fatto altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco visto che il progetto è contestato sin dal primo giorno in cui è stata approvato. Il dibattito, infatti, va avanti da mesi e si è intensificato al momento dell’inizio dei lavori. L’episodio più surreale, tuttavia, è da ricondurre allo scorso dicembre. Dopo la segnalazione di molti cittadini sulla stretta dimensione delle corsie, infatti, sono intervenuti gli autisti di Trentino Trasporti, che ogni giorno passano lì con i loro pullman. Da questo sopralluogo è emerso come il progetto, condotto dalla Provincia, non andasse bene e, a dimostrazione del problema, c’è il fatto che pochi giorni dopo i cordoli costruiti per incanalare il traffico sono stati demoliti e l’opera, già di per sé in netto ritardo – il cartello indicava come data di fine lavori il 15 maggio 2023 –, ha subito un ulteriore slittamento, a maggior ragione considerato che da un mese è ormai tutto fermo e resterà così almeno fino a febbraio. Alla base delle critiche e delle osservazioni dei cittadini c’è, soprattutto, il fatto che questa nuova rotatoria non garantirebbe quei vantaggi tanto auspicati. Se è vero che, in parte, agevola l’ingresso sulla statale a chi proviene da via Lanzerotti e via al Dos – fino a qualche mese fa penalizzati dall’incrocio pericoloso e dal fatto che, sulla statale, spesso le persone tendono a superare il limite dei 50 chilometri all’ora –, non si può certo dire lo stesso sul rallentamento del traffico in entrata, anzi. Se l’obiettivo era infatti quello di rallentare le macchine che da Cavareno entrano a Romeno, l’opera sta avendo l’effetto contrario. Giungendo dal paese vicino, infatti, la rotatoria si prende quasi come se la strada fosse ancora come prima dell’inizio dei lavori, non dovendo di fatto fare alcun tipo di sterzata. Al contrario, invece, ha rallentato solamente il traffico in uscita. Il tutto è dovuto al posizionamento della rotatoria che incide soprattutto sul lato est, una scelta che ha causato anche la rimozione di alcuni parcheggi. «Ci passo tutte le mattine – è la lamentela mossa da un cittadino su Facebook – . In entrambi i sensi. Rallenta ulteriormente il traffico in uscita dal paese che è già intasato di suo, mentre in entrata è come non ci fosse. Assurdo». I commenti non sono mai mancati in questi ultimi mesi, ma l’incidente di venerdì non ha fatto altro che alimentare la discussione. «Era solo questione di tempo», si legge in un post pubblicato da un ragazzo del posto, che mostra le immagini dell’incidente. C’è chi, addirittura, la definisce «una delle rotatorie più assurde di tutto il Trentino» e chi, invece, non risparmia dalle critiche la Provincia: «Cinque ingegneri provinciali – è il pensiero di una signora di Romeno – , sono serviti per ideare una cosa del genere. E noi comuni mortali, man mano che i lavori proseguivano, ci domandavamo “ma cosa stanno facendo?”». Molti, poi, sono convinti del fatto che, al di la dell’errore di progettazione, non servisse proprio realizzare una rotatoria in quella zona. E anche chi non è di Romeno, resta perplesso: «L’ho percorsa solo sabato – racconta uno dei tanti pendolari che passano di lì – e ho avuto l’impressione di trovarmela all’improvviso davanti e di manovra scomoda».
Insomma, che la rotatoria non piaccia è certo. Ora resta da capire, dopo aver cambiato in corsa il progetto, se ci sarà spazio per un’ulteriore modifica che permetta, quantomeno, di raggiungere gli obiettivi prefissati.